Il Compatibility Definition Document (CDD) nasconde altre novità, oltre a quelle su crittografia, Doze, lettore di impronte, audio, permessi e info sulla batteria di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa. A partire da Android 6.0 Marshmallow, gli OEM, infatti, devono rispettare delle regole anche per quanto riguarda i sensori e il ripristino ai dati di fabbrica affinché possano ottenere la certificazione Google Mobile Services e installare quindi le cosiddette GApps.

Sensori

L’android.hardware.sensor.hifi è una certificazione non obbligatoria che gli OEM possono ottenere per i loro dispositivi e che identifica un comparto di sensori di una certa qualità. Per ottenere questa certificazione, ribadiamo non obbligatoria, gli OEM devono fare in modo che i sensori utilizzati rispettino dei parametri prestabiliti per quanto riguarda la precisione e i consumi energetici al fine di fornire uno standard qualitativo elevato. Ciò riguarda ogni sensore installabile nei dispositivi, ossia magnetometro, conta passi, accelerometro, barometro, luminosità, prossimità e giroscopio.

Ripristino ai dati di fabbrica

Il ripristino ai dati di fabbrica è a discrezione degli OEM fino a Lollipop: possono scegliere in che modo esso deve agire e a che livello deve cancellare i dati. Questo significa che la sua sicurezza ed efficacia possono non essere sempre elevate e questo potrebbe comportare un recupero dei dati da parte di qualche malintenzionato dopo la cancellazione. A partire da Marshmallow, invece, Google impone agli OEM di utilizzare il ripristino ai dati di fabbrica sicuro: in pratica, esso deve offrire un meccanismo per la cancellazione fisica e logica dei dati, al fine di rendere impossibile il loro recupero in un secondo momento grazie alla crittografia.

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