E’ in distribuzione da qualche giorno il Play Services 7.5, che porta con sé alcune non note novità. Google, come al solito, si è dimenticata di pubblicare un changelog e dunque ci tocca affidarci nuovamente ad un teardown di Android Police, che ci consente di vedere cosa c’è all’interno della nuova applicazione. Il nuovo codice questa volta è moltissimo, forse complice l’imminente Google I/O e il mucchio di novità che saranno svelate. Vediamo quindi cosa è saltato fuori, ma tenete presente che quanto leggerete potrebbe non vedere mai un lancio pubblico.

Android@Home

Sì, non è ancora morto. Google ci starebbe ancora lavorando e anzi lo starebbe potenziando. Esso dovrebbe essere accompagnato da un’applicazione dedicata, utile per controllare altri dispositivi presenti in casa via WiFi e Bluetooth, con accoppiamento tramite NFC. Dovrebbe supportare anche la comunicazione tramite onde sonore, una tecnologia simile è già utilizzata dal Chromecast, i comandi tramite Google Now e l’accesso remoto per controllare i dispositivi collegati alla rete di casa. Inoltre, dovrebbe essere in grado di rilevare i dispositivi utilizzabili nelle vicinanze. Chiaramente il tutto dovrebbe richiedere un account Google. La rivoluzione della smart home è vicina e Google sembra volerne essere protagonista; vedremo fra pochi giorni se sarà così o meno.

Condivisione nelle vicinanze

In questo caso il codice non è molto chiaro, ma essa dovrebbe consentire di interagire con le applicazioni presenti nei dispositivi nelle vicinanze, in modo da poter condividere dati di vario genere. Dovrebbe essere lanciata un’applicazione dedicata nel Play Store e un’API per gli sviluppatore di terze parti.

Smart Lock

Smart Lock, che non dobbiamo di certo presentarvi, dovrebbe essere in grado di rilevare quando il dispositivo indossabile a lui associato è effettivamente indossato. Questo dovrebbe garantire una sicurezza ancora maggiore, evitando così che malintenzionati possano approfittare di un dispositivo associato incustodito per sbloccare lo smartphone.

Chrome Sync

Chrome Sync è quella funzione che consente di avere i preferiti, la cronologia e le password sincronizzati fra tutte la varie versione di Chrome. Per semplificare l’accesso ai vari Chrome Beta, Dev e Stabile, Google dovrebbe spostarla in Play Services, in modo che l’utente dovrà inserire una volta soltanto la password. Questo, chiaramente, sarebbe anche un bel passo in avanti verso un Chrome per Android del tutto open source.

Play Store in Cina e account per bambini

Ci sono diverse stringhe, e anche alcune immagini, che indicano che Google potrebbe portare il Play Store, magari in modo limitato, anche in Cina. Sicuramente ci sta provando considerato ciò che offre oggi il mercato cinese, ma chissà se ci riuscirà; il Play Services comunque pare già pronto. Sono state scovate poi anche delle conferme circa una possibile disponibilità di account per bambini, i quali dovrebbero permettere ai genitori di limitare l’utilizzo dei dispositivi ai loro piccoli in termini di tempo e funzioni.

Logo Facebook

E’ saltata fuori un’immagine di Facebook associata ad alcune stringhe relative al login. E’ alquanto improbabile, se non impossibile, che Google darà la possibilità di accedere ai dispositivi tramite account Facebook. Le informazioni per il momento sono molto poche, ma ciò potrebbe indicare che le due aziende stiano lavorando in vista del login del futuro.

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