Android 7.0 Nougat, l’ultima versione del sistema operativo di casa Google, segna un cambiamento nella gestione degli aggiornamenti di Android per diversi aspetti di cui vi parleremo di seguito.

Google ha rilasciato, qualche settimana fa, l’ultima versione del suo sistema operativo mobile, ossia Android 7.0 Nougat. Si tratta di una versione che porta con sé numerose novità sia dal punto di vista software (qui il nostro video focus con tutte le novità), sia dal punto di vista della gestione degli aggiornamenti da parte di Big G, la quale dovrebbe essere rivoluzionata.

Google dovrebbe dare il via ad un programma di manutenzione del software regolare, caratterizzato da aggiornamenti rilasciati con cadenza trimestrale. L’azienda sarebbe già al lavoro sul prossimo update, il quale dovrebbe essere rilasciato durante l’autunno, probabilmente in concomitanza con l’arrivo dei nuovi smartphone Google Pixel o subito dopo.

Questo cambio di direzione nella gestione degli update potrebbe influire sugli aggiornamenti rilasciati dai grandi produttori, sugli sviluppatori e sugli stessi utenti.

Scopriamo insieme in cosa potrebbero consistere questi cambiamenti.

Cosa cambierà?

La nuova politica di aggiornamenti periodici da parte di Google gioverà non solo agli utenti possessori di smartphone Nexus e Google Pixel, i quali saranno i primi a ricevere gli update, ma anche ad altri soggetti come sviluppatori di applicazioni e le stesse aziende produttrici di smartphone.

Sia gli utenti, possessori di dispositivi compatibili quali i Nexus 6P, 5X, 6, 9, Player, Google Pixel C e General Mobile 4G, sia le aziende produttrici di smartphone con sistema operativo Android potranno provare le nuove versioni software iscrivendosi al programma beta. Gli altri soggetti che saranno entusiasti di questa nuova gestione degli update saranno, sicuramente, gli sviluppatori di applicazioni, i quali avranno modo di testare i loro lavori sulle nuovi versioni del sistema operativo rilasciate in anteprima

Il discorso sulla celerità del rilascio di aggiornamenti da parte dei grandi produttori di smartphone cambierà da azienda ad azienda viste le diverse politiche e, soprattutto, le diverse tempistiche che le caratterizzano.

I vantaggi per l’utente

Google, con i suoi aggiornamenti periodici, riuscirà ad ottimizzare e migliorare il suo software molto più frequentemente rispetto a come ha operato finora. I primi utenti che potranno trarre dei vantaggi da questa nuova politica sono quelli possessori di uno smartphone Nexus o dei prossimi Google Pixel.

Big G continuerà a lavorare anche sulle Android Developer Preview, in modo tale da dare la possibilità agli utenti più esperti di provare il software durante le fasi del suo sviluppo.

Gli utenti possessori di device non prodotti in casa Google potranno usufruire di aggiornamenti più tempestivi se le aziende produttrici sapranno gestire in maniera adeguata la situazione degli update. In tal modo potrebbe ridursi anche il problema della frammentazione che affligge il panorama Android.

Riduzione della frammentazione di Android

La frammentazione nel mondo Android è sempre stata un problema quasi impossibile da risolvere. La concorrenza è elevata e il numero di dispositivi con a bordo il sistema operativo del robottino verde continua ad aumentare quotidianamente. Android è un sistema operativo open source, fluido e versatile, capace di adattarsi a tantissime configurazioni hardware.

Gli smartphone e tablet Android disponibili sul mercato sono davvero tantissimi e, ovviamente, non tutti hanno la stessa versione software per via delle diverse politiche di aggiornamento e delle diverse personalizzazioni attuate da ogni singola azienda produttrice. La frammentazione di Android si ripercuote anche nella scarsa ottimizzazione delle applicazioni, le quali vengono sviluppate per essere compatibili con la maggior parte delle versioni del sistema operativo del robottino verde.

Con il rilascio di aggiornamenti trimestrali, le aziende produttrici potranno rilasciare più velocemente le nuove versioni del sistema operativo, forti anche del rilascio di anteprime per gli sviluppatori.

L’eliminazione della frammentazione, vista l’enorme quantità di dispositivi Android presenti nel mondo, risulta essere un’utopia ma la speranza di una sua probabile riduzione è sempre più forte.

Nexus e Google Pixel necessari per essere i primi a ricevere gli update?

La risposta a questa domanda sembra essere quasi scontata ma è, praticamente, affermativa. Per poter ricevere gli aggiornamenti non appena vengono rilasciati occorre affidarsi ai dispositivi prodotti in casa Google.

I prossimi smartphone dell’azienda di Mountain View saranno presentati il 4 Ottobre e le aspettative sono tante. Riuscirà Google a soddisfare i suoi utenti?

Cosa ne pensate? Voi che versione di Android avete nel vostro smartphone?