Il Wearable Tech Torino si è concluso con un grande successo di pubblico, sono stati oltre 6000 gli accessi per la prima edizione della fiera dedicata ai dispositivi indossabili. Ci ha fatto particolarmente piacere conoscere alcune vivaci realtà italiane , che si stanno preparando a lanciare sul mercato device innovativi ed interessanti.

Una di queste è Circle Garage, con sede a Genova ed un “quintale di idee” – così recita il sito ufficiale – per rendere più smart le nostre vite. Hanno dato vita al primo computer indossabile: HIRIS. In effetti si configura come un PC in miniatura, data la possibilità di essere programmato a piacimento dell’utente e di espandere le sue capacità attraverso moduli aggiuntivi. Siamo andati ad intervistare Astrid Jacobsen, comunication e PR di Circle Garage che ci ha raccontato qualcosa in più sul futuro wearable italiano.

Per poter provare Hiris in versione definitiva, ci sarà da attendere ancora qualche mese (entro fine 2016), ma la campagna di crowdfunding è andata alla grande e quindi possiamo solo aspettarci il meglio per il futuro di questo particolare prodotto.

Hiris_ITT

Oltre ovviamente alle sue funzioni avanzate, rimangono tutte quelle “standard” di un wearable, fitness tracking, monitoraggio del sonno ecc. che ci sono sembrate quasi scontate rispetto alle potenzialità praticamente sconfinate di cui gode Hiris. Basti pensare che programmandolo con un’interfaccia molto semplice, via USB, potremo assegnare ad ogni gesture un particolare comando da far svolgere, ad esempio, alla TV di casa, al nostro drone o a qualunque dispositivo dotato di bluetooth o WiFi. Consideriamo anche l’ambito medico e assistenziale, dove una tecnologia di questo tipo potrebbe migliorare la vita di molte persone.