Android Wear avrebbe dovuto essere, secondo i piani di BigG, ciò che Android è stato per il mondo dei telefoni cellulari: un sistema operativo in grado di imporsi a livello mondiale. Purtroppo ciò non è avvenuto, e probabilmente questo è anche colpa del sistema di interazione utente-smartwatch. Ad esempio, il Gear S2 di Samsung, grazie alla sua ghiera girevole, è stato maggiormente apprezzato dagli utenti in quanto a comodità. Oggi arriva la notizia che dei ricercatori dell’università di Saint Andrews hanno scoperto un nuovo metodo di input.

La tecnologia, denominata WatchMI, si basa su tutti i sensori presenti in uno smartwatch, come giroscopio, accelerometro e magnetometro per rilevare la pressione e i movimenti del polso e, dunque, imporre i comandi all’orologio.

Il risultato è quantomeno impressionante, specie se si considera che non serve l’implementazione di nuovo hardware. I ricercatori presenteranno il frutto del loro lavoro a MobileHCI 2016, una conferenza che si terrà nel mese di settembre.

Per il momento è tutto, noi vi lasciamo con il primo video di WatchMI in modo che possiate farvi un’idea della portata di questa invenzione.