Una donna francese, tale Marine Richard, è riuscita ad ottenere una indennità da 800 euro al mese per tre anni per via della propria ipersensibilità alle onde elettromagnetiche.

La donna vive attualmente sui Pirenei, in una casa totalmente isolata, lontana da telefoni cellulari, ripetitori, antenne Wi-Fi e quant’altro.

La comunità scientifica internazionale non è ancora riuscita a produrre della letteratura in merito alla correlazione tra i sintomi che in molti dicono di accusare e la presenza di campi elettromagnetici.

Pur in mancanza si prove e studi concreti che attestino l’esistenza della suddetta correlazione Marine Richard è riuscita a far riconoscere il proprio male e riceverà per questo una sorta di “pensione di invalidità” (seppur temporanea).

Il caso francese farà certamente giurisprudenza in materia, poiché si tratta di uno dei pochissimi casi nei quali ad una persona è stata riconosciuta quella che a tutti gli effetti può essere considerata una “allergia” ai campi elettromagnetici generati dai dispositivi con cui ogni giorno entriamo in contatto.

Gli scienziati, come già detto, sono divisi sull’argomento. C’è chi ritiene veritiere i sintomi delle persone che lamentano patologie legate ai campi, e chi viceversa ritiene che le patologie siano da attribuire ad altra fonte.

Voi cosa ne pensate? Discutiamone insieme nei commenti.

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