Nel primo trimestre del 2016, negli Stati Uniti, i Chromebook hanno venduto più dei Mac a riprova del fatto che Chrome OS è un sistema valido e in grado di conquistarsi una propria identità tra i sistemi operativi. Anche Google ci crede tanto da aver portato, finalmente potremmo dire, le applicazioni Android su Chrome OS, grazie al Play Store.

A trarne vantaggio, come sottolinea Adobe, saranno soprattutto gli utenti che potranno ritrovare le applicazioni che utilizzano sui tablet e sfruttare le integrazioni con le applicazioni desktop, a partire dai 300 milioni utenti che hanno scaricato Acrobat Reader e che potranno ritrovarlo sul loro Chromebook.

Con una nuova piattaforma su cui poter installare i propri prodotti Adobe continuerà quindi a proporre prodotti innovativi e in grado di soddisfare anche gli utenti più esigenti e quelli che hanno la necessità di poter lavorare con i propri documenti anche in mobilità. Dopo l’integrazione di Adobe Reader con Dropbox, Adobe promette altre interessanti novità dedicate soprattutto agli utenti aziendali.

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