Nel corso della conferenza in cui Alphabet ha presentato i risultati finanziari dell’ultimo trimestre del 2016, Sundar Pichai, CEO di Google, ha parlato della situazione della ricerca vocale. Pur ammettendo che il colosso di Mountain View è partito in ritardo rispetto alla concorrenza, il riferimento ad Amazon è chiaramente implicito, Pichai afferma che si tratta di una tecnologia nella fase iniziale della sua esistenza.

“Ci aspettiamo che la ricerca vocale funzioni in diversi contesti. Pensiamo a questa tecnologia sugli smartphone, a casa, sui televisori e auto e stiamo cercando di far progredire l’intero ecosistema in quella direzione: vogliamo che ci sia quando gli utenti ne avranno bisogno.’

Le vendite di Google Home nel quarto trimestre del 2016 sono state ottime per la tipologia di prodotto e Google intende investire pesantemente nel settore della ricerca vocale nel quale crede molto. Sundar Pichai è convinto che alla lunga Big G riuscirà a prevalere sulla concorrenza grazie ad anni di ricerca nella realizzazione del linguaggio naturale, una tecnologia nella quale sono stati fatti grandi investimenti.

Tornando ai risultati finanziari di Alphabet, il quarto trimestre del 2016 ha fatto registrare un incremento delle entrate del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un risultato ancora migliore del 18% che era stato registrato nel 2015 rispetto al 2014. I profitti operativi del Q4 ammontano a 6,64 miliardi di dollari a fronte di entrate pari a oltre 26 miliardi di dollari, con un margine operativo del 25%.

I maggiori profitti sono ovviamente arrivati da Google che ha generato ricavi per quasi 26 miliardi di dollari, lasciando alle altre proprietà di Alphabet un ricavo di 262 milioni di dollari. Google ha prodotto un utile operativo di 7,8 miliardi di dollari mentre le altre proprietà hanno portato perdite per oltre un miliardo di dollari.