Con i Google Pixel 10, smartphone che rappresentano la gamma del decennale per il brand Pixel, Google è passata alla seconda fase dell’era Tensor, abbandonando le fonderie Samsung per sposare quelle di TSMC.
Il passaggio ha portato indubbi benefici nell’efficienza energetica ma un po’ meno sul fronte delle performance che non hanno compiuto un netto passo in avanti. Al netto del modem Exynos 5400 (unico residuo dell’era Samsung) che trovavamo già sui Pixel 9, tutte le componenti sono state sostituite con qualcosa di diverso: tra queste rientra la GPU che tanto sta facendo discutere, già dalle prime fasi post-lancio dei nuovi smartphone; la causa delle performance non all’altezza potrebbe però essere abbastanza banale.
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Google Pixel 10: prosegue la “grana” GPU
Nel passaggio dal Tensor G4 al Tensor G5, Google ha stravolto completamente l’essenza del proprio SoC: come anticipato, Tensor G5 è realizzato da TSMC (a 3 nm) e non più da Samsung; al netto del modem Exynos 5400, dispone di componenti diverse rispetto al passato.
Se, ad esempio, ciò ha permesso a Google di spingere su TPU e ISP, lo stesso non si può dire sul fronte della GPU, anch’essa sostituita nel salto generazionale: dalla Mali-G715 MC7 di Arm integrata nel Tensor G4, siamo passati alla PowerVR DXT-48-1536 di Imagination Technologies.
Sulla carta si tratta di una GPU molto potente, capace di supportare il ray tracing a livello hardware (anche se Google ha deciso di non implementarlo), le API Vulkan 1.3 e il Tile-based deferred rendering (TBDR), e capace di offrire prestazioni teoriche fino a 1,5 TFLOPS FP32 (quindi formato a virgla mobile a precisione singola, a 32 bit) alla frequenza di 1 GHz.
Peccato che queste premesse rimangano tali dato che, nella vita reale, sui Google Pixel 10, Pixel 10 Pro e Pixel 10 Pro XL non si riescono minimamente a ottenere prestazioni di questo livello. Anzi, i tre smartphone fanno persino peggio di alcuni smartphone Android di fascia media nelle app più GPU-centriche.
Forse il problema è più banale del previsto ma serve pazienza
Le segnalazioni in rete sono tantissime ma Google non ha ancora riconosciuto ufficialmente questo problema. Forse (ma è bene sottolineare il forse), i problemi di scarse performance riscontrabili allo stato attuale dipendono da un (banale) driver obsoleto.
I Google Pixel 10 attualmente dispongono della versione 24.3 dei driver della GPU ma Imagination Technologies ha rilasciato a metà agosto la nuova versione 25.1 dei driver: con essa arrivano la piena compatibilità con Android 16, il supporto alle API Vulkan 1.4 e una più ampia gamma di funzionalità OpenCL.
Google potrebbe essere “colpevole” di non aver implementato nell’immediato il nuovo driver ma sappiamo che, già in passato, ha rilasciato aggiornamenti dei driver della GPU con gli aggiornamenti trimestrali di Android. Nulla vieta che con Android 16 QPR2 possa accadere la stessa cosa e che i Google Pixel 10 possano migliorare sul fronte delle performance lato GPU.
Solitamente i nuovi driver vengono già messi a disposizione dei beta tester durante il ciclo di sviluppo degli aggiornamenti trimestrali e, di conseguenza, non ci resta che attendere la Beta 2 di Android 16 QPR2 (quella con cui idealmente i Pixel 10 entreranno ufficialmente nel programma Beta di Android) per scoprire se effettivamente si concretizzi tale scenario.
A quel punto, gli utenti del canale stabile in possesso di uno dei Google Pixel 10 dovranno solo “armarsi di pazienza” e cerchiare in rosso il mese di dicembre, quello in cui Google dovrebbe rilasciare Android 16 QPR2 e il Pixel Drop di fine anno sui propri Pixel.