Tra le novità che il 2015 porterà con sé vi è anche una piccola rivoluzione per quanto riguarda l’acquisto di servizi, applicazioni e software in genere all’interno dell’Unione Europea.

Dal primo gennaio del prossimo anno, infatti, troverà applicazione la nuova normativa comunitaria sull’IVA in virtù della quale l’imposta da pagare dovrà essere calcolata e pagata nel Paese in cui viene effettuato l’acquisto (generalmente quello di residenza del consumatore).

Ciò comporterà per gli utenti italiani un probabile aumento dei costi, dato che nel nostro Paese l’IVA è al momento pari al 22%, più alta che in altri mercati dell’Unione Europea, con la conseguenza che applicazioni e servizi dovrebbero divenire leggermente più cari.

Un esempio su tutti è Skype: allo stato attuale l’IVA applicata è quella del Lussemburgo (15%), dal 2015 subentrerà quella italiana (22%). Altri aumenti per i consumatori potrebbero essere determinati dai costi che le varie aziende e software house dovranno affrontare per adeguarsi al nuovo sistema.

In attesa di avere maggiori dettagli, una cosa è già certa: per gli amanti della tecnologia il 2015 si appresta ad iniziare nel peggiore dei modi.

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