Xiaomi Mi Pad 4, il tablet lanciato dal produttore cinese lo scorso mese di giugno, promette prestazioni nettamente migliori dopo essere stato sottoposto alle cure dello sviluppatore arter97.

L’apertura del sistema operativo Android alla community degli sviluppatori è per buona parte merito della General Public License (GPL), la licenza sotto la quale viene distribuito il kernel Linux. In parole povere, il kernel Linux è presente in un modo o nell’altro a bordo di tutti i dispositivi Android, il che implica che i produttori degli stessi debbano rispettare quanto prescritto dalla GPL, la quale prevede espressamente che eventuali codici sorgente modificati debbano essere pubblicati e resi accessibili una volta distribuiti.

Da questo punto di vista, Xiaomi era stata in passato uno degli OEM peggiori, non facendosi di certo apprezzare dalla community. Lo scorso mese di aprile Xiaomi aveva palesato una decisa inversione di rotta, prendendo l’impegno di rilasciare i sorgenti del kernel entro tre mesi dal lancio di nuovi device.

Nel caso di Mi Pad 4 Xiaomi non ha rispettato la tempistica promessa e soltanto verso la fine del mese di novembre erano stati finalmente resi disponibili i sorgenti del kernel, aprendo così il tablet alle amorevoli cure della community degli sviluppatori.

Proprio dalla community è arrivata lo scorso fine settimana una gradita sorpresa per i possessori di Xiaomi Mi Pad 4. Il Recognized Develeoper di XDA arter97, nome probabilmente già noto agli amanti del modding, ha rilasciato un pacchetto a cui ha dato il nome di “Pie Software Collection for the Mi Pad 4” che comprende un kernel custom ed un porting completo della vendor image di Xiaomi Mi A2.

Questa combinazione, con annesso supporto F2FS (Flash-Friendly File System), promette degli importanti miglioramenti in termini di prestazioni ed è disponibile soltanto per Xiaomi Mi Pad 4 Wi-Fi, niente da fare per il modello LTE e Mi Pad 4 Plus LTE. Per maggiori informazioni date un’occhiata al thread dedicato sul forum di XDA a questo link.

Vai a: Recensione Xiaomi Mi Pad 4: piccolo e versatile