Un sensore ToF, che sta per Time of Flight, si occupa di misurare in modo preciso ed in tempo reale la distanza di un oggetto puntato fino a circa 5 metri; funziona a prescindere delle condizioni di illuminazione grazie al suo laser e l’errore di misura massimo è di 1 centimetro.

Non è però tutto oro ciò che luccica e il direttore dei prodotti Xiaomi Mr. Wang Teng ha spiegato perché, dopo averlo preso in considerazione, non hanno inserito questo tipo di sensore su Xiaomi Mi Mix 3. Il primo svantaggio di un sensore ToF è la bassa risoluzione (240 x 480 pixel al massimo) mentre il secondo è l’alto consumo energetico e di conseguenza l’altrettanto alto calore che si viene a generare durante l’uso: questo ultimo fattore in particolare rende la tecnologia ToF allo stato attuale poco adatta all’utilizzo prolungato su smartphone secondo Mr. Wang Teng.

Infine, fare un buon uso dei dati ToF non è semplice come sembra e si rischia di cadere nella trappola di Oppo R17 Pro, che possiede questo sensore ma non degli algoritmi software in grado di sfruttarlo a dovere. Meglio ha fatto invece HONOR con HONOR View20 in cui sono state inserite funzionalità di gioco e modellazione tridimensionali e conteggio delle calorie basato sul sensore e l’intelligenza artificiale.

Presi quindi in considerazione i limiti di questa nascente tecnologia ed il software necessario per farne buon uso, Xiaomi ha deciso di scartare il prototipo di Mi Mix 3 che lo implementava, così da non investire troppe risorse in una strada, almeno per il momento, “morta”.

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