Xiaomi sta ultimando i preparativi per lo sbarco in Italia, con un evento fissato per il 24 maggio e l’apertura del primo negozio a Milano il 26 maggio, in una location ancora top secret. I colleghi di DDay sono riusciti a parlare con Di Zhang, General Manager di Wing, la società che si occupa dell’importazione dei prodotti Xiaomi in Italia.

Zhang illustra quella che è la filosofia alla base dell’ecosistema Xiaomi, che come gli appassionati sapranno non è composto solo da smartphone ma da oltre 6.000 diversi prodotti. I prodotti a marchio Mi devono essere belli, pratici ed economici, senza ovviamente trascurare l’aspetto del design.

Cerchiamo il passaparola, vogliamo che una persona possa essere felice dello smartphone come dell’asciugamano o dello zaino e lo dica agli amici. Per noi vendere uno smartphone non è sufficiente, vogliamo che quando si tratta di scegliere un prodotto si vada a controllare se esiste un qualcosa di simile prodotto da Xiaomi.

Non aspettatevi però che arrivi in Italia l’intero catalogo di prodotti Xiaomi, visto che per molte categorie, come quelle dei dispositivi medici, servono troppe certificazioni. Dovrebbero essere 120 i prodotti presenti nello store, una cifra destinata a crescere nei prossimi mesi. Niente aspirapolvere robot, smart TV e notebook, anche se queste due categorie arriveranno nei prossimi mesi, al più tardi a inizio 2019.

Non mancheranno ovviamente gli smartphone ma ci saranno hoverboard, biciclette e monopattini, telecamere, spazzolini elettrici, dispositivi IoT, speaker, smartwatch e smartband, cuffie e zaini. Mancheranno anche i droni, mercato in cui DJI è ancora troppo forte.

La garanzia sarà ovviamente quella prevista dalla normativa europea ma non riguarderà i prodotti di importazione provenienti principalmente dalla Cina. Nei giorni scorsi vi abbiamo mostrato come la rete di assistenza sia già molto ben estesa, e sarà valida per i prodotti acquistati nello store e nell’e-commerce, in arrivo a breve, e presso i rivenditori autorizzati come MediaWorld. Gli operatori come Wind e Tre avranno invece i propri canali per l assistenza.

Da notare che Xiaomi progetta di aprire altri negozi in Italia, parlando di “maggiori città italiane”, per cui se abitate troppo lontani da Milano non disperate, Xiaomi potrebbe avvicinarsi a casa vostra. Chiudiamo con i prezzi, che secondo Di Zhang saranno leggermente superiori, 3 o 4 per cento, rispetto ai prezzi in Spagna. Questo a causa di dazi, IVA e altre tasse che fanno inevitabilmente salire i costi. Si tratterà dunque di prezzi più alti rispetto a quelli ai quali sono abituati gli appassionati che finora hanno acquistato in Cina, che però includono garanzia e assistenza nel nostro Paese.