Torniamo a parlare dello smartwatch Xiaomi, che secondo quanto affermato dal vice presidente di Xiaomi nel mese di aprile e dal CEO di Huami, la consociata che realizzerà fisicamente il dispositivo e che si occupa anche che Mi Band, dovrebbe arrivare nella seconda metà del 2016. Per il momento non è stata rilasciata alcuna informazione sul sistema operativo utilizzato, anche se è difficile pensare ad un dispositivo con Android Wear, non vendibile direttamente in Cina.

A riprendere il discorso sullo smartwatch di Xiaomi ci pensa Pan Jiutang, autorevole analista cinese, che fornisce alcune anticipazioni su quella che potrebbe essere l’autonomia dello smartwatch cinese. Sembra che quello dei consumi sarà ancora una volta un punto forte per Xiaomi, che ci ha abituato ad autonomie da record con Xiaomi Mi Band.

Pan Jiutang afferma che l’autonomia dello smartwatch di Xiaomi sarà paragonabile a quella degli indossabili Garmin. Difficile capire a quali dispositivi faccia riferimento ma se prendiamo come riferimento il modello vivoactive si parla di almeno una settimana di utilizzo, considerando la presenza del GPS.

Pan Jiutang prova a sbilanciarsi sui prezzi, visto che dovrebbero essere due i modelli commercializzati, uno a 999 Yuan, circa 134 euro, e uno a 1599 Yuan, circa 214 euro. Sicuramente prezzi alti rispetto agli standard Xiaomi ma che fanno pensare ad un dispositivo ricco di sensori e funzionalità. Quali funzioni vi piacerebbe trovare sullo smartwatch Xiaomi, oltre a quelle classiche come notifiche e rilevamento del battito cardiaco? Sarà un dispositivo dedicato agli amanti del fitness con GPS incorporato o potremo utilizzarlo anche come telefono? Fateci sapere le vostre idee attraverso il box dei commenti.

Via