Uno dei punti di forza che da sempre contraddistinguono la filosofia di Xiaomi è la politica dei prezzi, aggressivi al punto da portare un guadagno risicato alla compagnia cinese. Una fetta ben più consistente degli introiti deriva dagli annunci pubblicitari nella ROM MIUI, che però hanno fatto sollevare più di una obiezione agli utilizzatori.

A poche settimane dall’annuncio rilasciato dal responsabile dello sviluppo è intervenuto il CEO e co-fondatore di Xiaomi, Lei Jun, che ha confermato un restyling importante per MIUI 11. Oltre a ricordare i principali settori in cui saranno apportati i miglioramenti, icone, risparmio energetico, cestino locale, lente di ingrandimento e molto altro. Lei Jun ha parlato di pubblicità.

Il CEO concorsa sul fatto che in alcune situazioni la pubblicità risulta invadente e inappropriata, confermando che alcuni annunci saranno rimossi. Questo però non significa che tutta la pubblicità andrà a sparire, per cui preparatevi a vedere ancora qualche annuncio, probabilmente in alcune parti del sistema in cui non daranno particolarmente fastidio.

Nel 2018 Xiaomi ha incassato oltre 10 miliardi di yuan dall’advertising, oltre 1,3 miliardi di euro, una cifra inferiore solamente agli introiti derivanti dai servizi Internet, pari a 16 miliardi di yuan, poco più di 2,1 miliardi di euro. Diventa dunque chiaro che la pubblicità non potrà scomparire completamente da MIUI ma che andranno studiate nuove strategie per renderle redditizie e poco invasive.