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WhatsApp Pay è un servizio di pagamento integrato nell’omonima app di messaggistica istantanea. Non ancora ufficiale, benché in fase di test sul mercato indiano già dai primi mesi del 2018, si tratta di un servizio che nasce con l’obiettivo di facilitare lo scambio di denaro fra persone, cioè fra contatti e utenti di WhatsApp, ma non solo. Mark Zuckerberg ne assicura l’arrivo entro il 2020, perciò è tempo di soffermarci un attimo sulle sue funzioni, sulle caratteristiche, sulla sicurezza, sui dispositivi, negozi, banche e app compatibili con WhatsApp Pay, tutti argomenti che approfondiamo nei paragrafi a seguire.

Che cos’è e come funziona WhatsApp Pay

Come anticipato, parliamo di un servizio di pagamento integrato nella celebre app di messaggistica istantanea del colosso di Mark Zuckerberg. Questo è WhatsApp Pay, che nel 2020 risulta essere ancora in fase di sviluppo, dopo una fase di test che in India è partita dalle prime settimane del 2018. Dopo queste prime prove, è a gennaio 2020 che il fondatore di Facebook, annunciando la buona riuscita della sperimentazione, dichiara che entro 6 mesi WhatsApp Pay sarà disponibile su altri Paesi permettendo agli utenti privati di acquistare e vendere beni, alle piccole imprese di promuovere meglio la loro immagine e i propri prodotti, a dire di Zuckerberg stesso.

Ma come funziona WhatsApp Pay? Seppur di ufficiale non ci sia nulla al riguardo, è evidente che a questo servizio di pagamento digitale (basato su UPI in India, Unified Payment Interface, ma non c’è da escludere l’utilizzo di una criptovaluta nota come Global Coin) possa esser possibile abbinare una carta di credito o un conto corrente bancario, previa attivazione di WhatsApp Pay da parte dell’utente. Dovrebbe essere necessario anche che il numero telefonico del profilo WhatsApp sia collegato al metodo di pagamento prestabilito, per inciso.

Con questa premessa, è logico che sia il mittente, sia il destinatario debbano avere attivato WhatsApp Pay affinché tutto funzioni. A questo punto dovrebbe bastare aprire una conversazione, selezionare il campo allegati e selezionare il servizio in questione scegliendo quanto e con quale metodo di pagamento completare la transazione. Per completare il tutto, dovrebbe bastare così inserire il PIN impostato in fase di attivazione.

L’utente dovrebbe avere così a disposizione i vari dettagli relativi alla transazione, il codice identificativo della stessa, visualizzare una cronologia dei pagamenti e altre opzioni ancora per gestire metodi di pagamento e i servizi di WhatsApp Pay. Per quanto riguarda invece i pagamenti in-app, sui siti web o magari in modalità contactless nei negozi fisici, non abbiamo ancora informazioni.

Dispositivi compatibili con WhatsApp Pay

Considerando che WhatsApp Pay è un servizio di pagamento ancora in stato embrionale, non c’è alcuna certezza per quanto riguarda la compatibilità. Ma è lecito pensare che qualunque smartphone compatibile con WhatsApp sia in grado di gestire il sistema, perlomeno per i pagamenti online, nel caso in cui WhatsApp Pay sia in grado di gestire anche i pagamenti contactless. In tal caso, è evidente che sia necessario uno smartphone con il chip NFC a bordo. Comunque, vi terremo aggiornati non appena emergeranno ulteriori nuove.

Negozi, siti e app compatibili con WhatsApp Pay

Come anticipato, Mark Zuckerberg ha annunciato nelle prime settimane del 2020 che WhatsApp Pay è stato pensato per permettere agli utenti privati di acquistare e vendere oggetti. Di qui, pur privi di informazioni ufficiali o ufficiose in merito, è evidente che il servizio possa essere compatibile con molti colossi dell’e-commerce e non solo. D’altro canto, anche le piccole imprese ne dovrebbero trarre giovamento a dire del numero uno di Facebook. Ma per il momento non abbiamo informazioni chiare su quali saranno i negozi, i siti e le app compatibili con WhatsApp Pay.

Banche e carte compatibili con WhatsApp Pay

Discorso diverso per le banche e gli istituti di credito compatibili con WhatsApp Pay, o almeno in parte. Perché sappiamo che in India la sperimentazione è partita sulla base di un servizio sviluppato dalla National Payments Corporation of India, ma più di recente è spuntata l’ipotesi Global Coin, una moneta digitale che potrebbe garantire trasferimenti di denaro tramite criptovaluta, evitando così il passaggio tramite carte di credito a beneficio di semplicità e sicurezza. Comunque, mancano anche in questo caso le informazioni ufficiali, perciò si tratta di dettagli da prendere col beneficio del dubbio.

Sicurezza di WhatsApp Pay

Lato sicurezza, molto dipenderà proprio dal sistema di pagamento che WhatsApp Pay prenderà in considerazione. Perché se da una parte un servizio come le criptovalute potrebbe fornire all’utente una certa parvenza di maggiori garanzie, dall’altro c’è da dire che soluzioni più tradizionali potrebbero essere da preferire. Di base il team di Zuckerberg dovrebbe tuttavia offrire un servizio sicuro e garantito che si avvale di un PIN per confermare le transazioni, come sperimentato in India, e di altre soluzioni pensate proprio per questo proposito. Ma non appena ne sapremo di più, aggiorneremo questa pagina con tutti i dettagli.