Xiaomi Pad 7 Pro è la più recente proposta di Xiaomi nel panorama dei tablet Android, un segmento sempre più affollato di proposte tali da rendere difficile capire quale scegliere.

L’ultimo arrivato della casa cinese prova a soddisfare le esigenze degli utenti soprattutto in ambito produttività ma senza rinunciare a velleità sul fronte dell’intrattenimento, dell’uso più generalista, offrendo un design e una qualità costruttiva di alto livello, una scheda tecnica di tutto rispetto e alcune peculiarità software grazie a un sistema operativo completo. Scopriamo come è andata la nostra esperienza nelle ultime due settimane con Xiaomi Pad 7 Pro nella seguente recensione completa.

Xiaomi Pad 7 Pro - Versione in prova:

  • Colorazione: Blu
  • Configurazione: 12 + 512 GB
  • Scheda tecnica completa
  • Accessori in prova:
    • Xiaomi Pad 7 Pro Cover
    • Xiaomi Pad 7 Pro Keyboard
    • Xiaomi Smart Pen (2nd generation)

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Video recensione Xiaomi Pad 7 Pro

Design e qualità costruttiva

Alluminio per frame laterale e parte posteriore, vetro nella parte frontale: dal punto di vista dei materiali, Xiaomi ha puntato su buone soluzioni che contribuiscono a contenere il peso in 500 grammi e che, abbinate a un design in linea con il modello della precedente generazione, portano a uno Xiaomi Pad 7 Pro ben fatto, che non scricchiola e trasmette sensazioni premium al tatto, nonostante uno spessore di 6,2 mm.

Anteriormente troviamo un pannello IPS LCD da 11,2 pollici con una densità di pixel sopra la media (345 ppi) grazie alla risoluzione 2136 x 3200 pixel, un refresh rate fino a 144 Hz (per step) e una luminosità di picco a 800 nit; il pannello è circondato da cornici simmetriche e non troppo spesse.

Tutti questi dettagli, nudi e crudi, fanno già capire che le potenzialità per avere a che fare con un centro per l’intrattenimento ci siano tutte: aggiungendo il supporto ad HDR10, Dolby Vision e Dolby Atmos (dal sistema di quattro altoparlanti, due per lato sui lati corti) il puzzle è completo. La fruizione dei contenuti multimediali in streaming è assolutamente piacevole su Xiaomi Pad 7 Pro, tablet che non dà problemi nemmeno sotto alla luce diretta del sole (nonostante una luminosità di picco non elevatissima).

Se Xiaomi avesse optato per un pannello OLED, staremmo parlando di un dispositivo ancor più premium (speriamo nelle prossime generazioni): sebbene non sia per forza di cose un aspetto critico, considerando che qualcuno ancora preferisce i pannelli IPS LCD a quelli OLED, i neri profondi e il contrasto infinito di un pannello del genere avrebbero alzato ulteriormente l’asticella. Nonostante questa assenza, il livello dei neri è comunque sopra la media e l’angolo di visuale è abbastanza ampio.

Comparto fotografico

Restando sull’anteriore, nella cornice superiore (guardando il tablet con orientamento in orizzontale) troviamo una singola fotocamera da 32 megapixel. Il sensore è abbastanza piccolo, per cui la qualità degli scatti non è altissima: c’è comunque il supporto ai video a 1080p 30 fps, niente di più, comunque sufficienti per ciò che sono le videochiamate.

Di tutt’altra pasta, invece, il comparto fotografico principale, disposto all’interno di una placca quadrata che sta nell’angolo in alto a sinistra (guardando il tablet in verticale), simulando la presenza di più sensori: all’atto pratico, è presente un solo sensore da 50 megapixel con PDAF.

Pur mancando della stabilizzazione ottica, il sensore permette di registrare video fino al 4K @ 60 fps, e produce scatti abbastanza buoni. Parliamo comunque di un tablet e, nell’uso che la maggior parte degli utenti fa con questi dispositivi (ovvero la scansione dei documenti), questa fotocamera sembra addirittura sovradimensionata. Xiaomi Pad 7 Pro offre comunque la possibilità di immortalare qualche momento con qualità più che decente, venendo d’aiuto nel momento in cui non abbiamo lo smartphone a portata di mano.

Hardware e prestazioni

Cuore pulsante dello Xiaomi Pad 7 Pro è il SoC Snapdragon 8s Gen 3 di Qualcomm, affiancato (nella versione da noi provata) da 12 GB di memoria RAM e 512 GB di spazio di archiviazione.

Pur non trattandosi di un SoC di fascia top (è un gradino sotto rispetto allo Snapdragon 8 Gen 3, il top del 2024), questo Snapdragon 8s Gen 3 spinge il tablet al meglio in qualsiasi situazione: non abbiamo mai rilevato un impuntamento, mai un lag, tutto fila liscio come l’olio (grazie anche ai 144 Hz del display).

Questo SoC porta con sé un comparto connettività super completo e abbastanza attuale: Wi-Fi 6e, Bluetooth 5.4, porta USB-C con standard USB 3.2 (e supporto all’uscità video) e connettore magnetico per gli accessori (di cui parleremo più avanti). Il tablet non è disponibile in variante con connettività cellulare.

Software e funzionalità

Xiaomi Pad 7 Pro esce dalla confezione di vendita con a bordo HyperOS 2 basato su Android 15: bene, quindi, che Xiaomi abbia dotato il tablet più recente di quella che, ancora oggi, è l’ultima release disponibile (in forma stabile) del sistema operativo Android. Sul fronte aggiornamenti il produttore cinese garantisce 2 aggiornametni di Android e 3 anni di patch di sicurezza, curiosamente un supporto inferiore rispetto al fratello minore Xiaomi Pad 7.

Segnaliamo la quasi totale assenza di bloatware: ci sono giusto un paio di app pre-installate, comunque comuni, come TikTok, LinkedIn e WPS Office. Per quanto concerne i metodi di sblocco, sono presenti un lettore delle impronte digitali (integrato nel pulsante di accensione/spegnimento) e lo sblocco con il volto 2D tramite la fotocamera frontale.

Oltre a integrare tutte le funzionalità di Android 15, però, il produttore cinese ci ha da sempre abituati all’integrazione di tante funzionalità realizzate ad hoc e, con piacere, troviamo conferma del fatto che continuano a essere presenti tante ottimizzazioni pensate proprio per il mondo dei tablet.

Grandissima attenzione è stata posta in ambito multitasking, con strumenti e gesti utili per aprire le app in finestre a comparsa, affiancare più app, e molto altro. Più in generale, specie in accoppiata con gli accessori, sembrerà di avere a che fare con un vero e proprio notebook.

Sono presenti poi tutte le funzionalità tipiche dell’ecosistema Xiaomi, parte della suite di “Interconnettività” che permette di passare da un dispositivo all’altro (di quelli compatibili e connessi) e continuare a svolgere l’attività sull’altro dispositivo senza soluzione di continuità.

Non manca poi l’intelligenza artificiale, suddivisa tra le funzionalità realizzate da Google (come Gemini e Cerchia e cerca) e le funzionalità realizzate direttamente da Xiaomi per la propria suite Xiaomi HyperAI.

Questa suite si compone di strumenti di scrittura (disponibili in qualsiasi app), strumenti di disegno (nell’app Mi Canvas), strumenti di modifica delle immagini (nella Galleria integrata), strumenti di traduzione e trascrizione, strumenti di ricerca nelle app di sistema. In generale, tutti questi strumenti funzionano abbastanza bene e il SoC presente fa sì che il tablet non fatichi a svolgere quanto richiesto dall’utente.

Batteria, ricarica e autonomia

Xiaomi Pad 7 Pro integra una batteria da 8.850 mAh e supporta la ricarica rapida cablata fino a 67 W; è presente il supporto allo standard PD 3.0, quello che abbiamo sfruttato durante la nostra prova con un caricabatterie da 30 W (dato che in confezione di vendita Xiaomi fornisce soltanto il cavo di alimentazione da USB-A a USB-C).

Per quanto concerne l’autonomia, il consumo in standby è quasi inesistente, dato che lo Snapdragon 8s Gen 3 è in grado di rimanere calmo tranne quando viene chiamato in causa per compiti più complessi; ha un grande impatto, invece, l’ampio display (specie se utilizzato con luminosità spinta).

Ad esempio, un’ora di riproduzione video in streaming con luminosità impostata al 50% consumerà il 7% di batteria: a conti fatti, partendo dal 100%, il tablet potrebbe coprire senza problemi 13-14 ore di schermo attivo.

Gli accessori (di cui parleremo nelle prossime righe) contribuiscono a consumare un po’ di batteria, dato che si alimentano/ricaricano proprio a partire dalla batteria del tablet. Dipende dall’uso che fate del tablet, potrebbe anche durarvi una settimana senza problemi.

Gli accessori danno una marcia in più

Xiaomi Pad 7 Pro, come da tradizione Xiaomi, è accompagnato da un buon numero di accessori ufficiali. Noi abbiamo avuto modo di testarne tre in combinata con il tablet:

  • Pro Keyboard: è una cover con tastiera ben fatta che si aggancia magneticamente al tablet e lo tiene in posizione “eretta”; la tastiera non è retro-illuminata ma i tasti restituiscono comunque un buon feedback; in generale è un ottimo accessorio per coloro che sfruttano il tablet per scrivere.
  • Cover: è una cover che ha la peculiarità di potersi arrangiare in varie posizioni, offrendo versatilità per quanto concerne il posizionamento del tablet; la finitura è buona ma, nella nostra esperienza, la Pro Keyboard si è rivelata sicuramente più utile.
  • Xiaomi Smart Pen (2nd generation)è un pennino Bluetooth davvero ben fatto; integra alcuni tasti fisici per richiamare funzionalità smart (cambio slide durante una presentazione, effettuare uno screenshot, modalità puntatore) e offre un feedback di scrittura davvero piacevole; si aggancia magneticamente al tablet e si ricarica tramite esso.

Xiaomi Pad 7 Pro: promosso o bocciato?

Parliamo ora di prezzi. Per portarsi a casa Xiaomi Pad 7 Pro servono 499 euro (nella versione 8+256 GB) o 599 euro (nella versione 12+512 GB quella da noi provata). In generale, per ciò che questo tablet ha da offrire, il prezzo sembra a fuoco ma, attualmente, è possibile acquistare il dispositivo a un prezzo ancor più allettante ovvero 435 euro.

In conclusione, Xiaomi Pad 7 Pro si è rivelato essere un ottimo compagno di viaggio, mettendo da subito in chiaro quali fossero i suoi punti di forza e quali no: i primi sono indubbiamente da ricercare nella qualità costruttiva, nelle performance pure che sono da fascia alta del panorama Android, in un sistema operativo aggiornato e ricchissimo di funzionalità (sia di IA che di ottimizzazioni per tablet) e in alcuni accessori che migliorano ancor di più la produttività.

Le uniche note stonate, se così si possono chiamare, risiedono nel display (seppur promosso) e nella mancanza di una variante con connettività 5G/LTE. Attenzione, parliamo di note stonate, non di mancanze: se, al posto di un pannello IPS LCD, Xiaomi avesse integrato un pannello OLED, saremmo qui a parlare di un tablet praticamente ineccepibile, ancor più qualora venisse proposto appena sotto i 400 euro.

Pro:

    • Qualità costruttiva di livello superiore;
    • Prestazioni senza limiti;
    • S
    • Tastiera e penna (praticamente) in regalo che aumentano sensibilmente la produttività.

Contro:

    • Display IPS LCD; con un OLED sarebbe stato perfetto.
    • Assenza di una variante con connettività 5G/LTE.

Voto finale:

8.6