Xiaomi ha deciso di fare davvero sul serio e Xiaomi Mi 11 Ultra ne è la tangibile dimostrazione. Si tratta del vero e proprio flagship dell’azienda cinese, una prova di forza con cui vuole far sapere di essere cresciuta anche lei a tal punto da poter realizzare uno smartphone completo e tecnologicamente all’avanguardia.

Dopo 1 giornata di utilizzo si può già apprezzare la buona qualità a 360° e solo una comparativa approfondita potrà dirci se sarà riuscita a superare la concorrenza al primo colpo oppure no. Rimandiamo queste riflessioni a prossimi contenuti, per il momento iniziamo a vedere di che pasta è fatto.

Video: 24h con Xiaomi Mi 11 Ultra

Pregiato e rifinito, Ultra stiloso

Esteticamente può piacere o non piacere, è sicuramente divisivo soprattutto per questa isola posteriore che si innalza dal retro come mai avevamo visto prima su uno smartphone, tuttavia è realizzato con materiali pregiati come la ceramica al posteriore, il vetro Gorilla Glass Victus sul fronte e in metallo sui bordi. Tenendolo in mano i suoi 230 grammi di peso si sentono tutti ma Xiaomi sembra aver fatto un ottimo lavoro per farli sentire il meno possibile.

Più pronunciato è invece indubbiamente lo spessore dell’inserto posteriore, tanto che se lo poggiamo supino si fa notare particolarmente rialzando di fatto la parte superiore, finora però non ci è dispiaciuto particolarmente, anche perché se lo si usa sul tavolo non traballa per niente, è bello fermo e pratico a differenza di qualsiasi altro smartphone sul mercato.

La costruzione poi è ineccepibile e l’ulteriore conferma è la presenza, per la prima volta su uno smartphone della casa, della certificazione contro acqua e polvere IP68.

Xiaomi Mi 11 Ultra ha ben 2 display

Il display principale, frontale, è da 6,81 pollici con risoluzione QHD+, ma nelle impostazioni si può forzare il FHD+ per ridurre i consumi, di tipo Amoled con refresh rate a 120 Hz e campionamento del touch a 480 Hz. Refresh rate ovviamente dinamico adattivo su quattro livelli 30,60,90 e 120 e con una luminosità massima sulla carta incredibile: 1700 nits di picco massimo. A primo impatto fa un’ottima impressione, la qualità è palpabile e così anche la superiorità rispetto ai pannelli utilizzati sugli smartphone della casa di fascia inferiore non solo nei colori ma anche nella ormai famosa uniformità che qui al momento è perfetta.

Posteriormente, a fianco delle fotocamere, c’è poi il secondo display che misura 1,1 pollici con risoluzione 126×294 pixel sempre di tipo Amoled e al momento non ha ancora saputo convincermi appieno. Il nostro giudizio al momento si ferma su “carino” perché un po’ limitato ma pronti a ricrederci qualora Xiaomi abbia intenzione di ampliarne le funzioni. La gestione avviene dal menu funzioni speciali alla voce Display Secondario e possiamo utilizzarlo per ricevere le notifiche quando lo smartphone è rivolto verso il basso, leggere l’ora, la data e la % di batteria residua o una scritta o un’immagine a piacimento caricata dalla galleria. C’è poi la possibilità di impostare il tempo di accensione del display e purtroppo, a dispetto di quanto indicato nelle informazioni preliminari, non è ancora presente un’impostazione “always on display“.

Ultima funzione, questa disponibile però nell’app fotocamera, è possibile usare questo display per avere un’anteprima della fotografia che si sta scattando a se stessi o registrare un breve video di 15 secondi tenendo premuto il tasto volume su.

Il comparto fotografico è Ultra… zoom: 120x

A fianco al display c’è poi il ricchissimo comparto fotografico: il sensore principale è un Samsung S5KGN2 da 50 megapixel, con stabilizzazione ottica, dimensioni di 1/1,12″e pixel binning 4-in-1 (pixel da 2,8 micron), con apertura f/1.95. Troviamo poi due sensori Sony IMX586 da 48 megapixel uno con lente grandangolare (FoV 128 gradi e apertura f/2.2) e uno periscopico con apertura f/4.1, con stabilizzazione ottica, zoom ottico 5x, zoom ibrido 10x e zoom digitale fino a 120 x, entrambi con pixel binning 4-in-1 e pixel da 1,6 micron. Nella parte frontale infine trova posto un sensore da 20 megapixel (f/2.2) per scattare selfie.

Commentarlo qualitativamente è prematuro ma potete già vedere alcuni scatti all’interno del video.

Software MIUI 12 con qualche novità e un Hardware di alta gamma

Lato software poi Xiaomi sembra aver riservato a questo prodotto il giusto trattamento rispetto alla miriade di prodotti che abbiamo visto ultimamente. Android 11 con MIUI 12.0.6 e patch di sicurezza di aprile 2021 già presenti, presenza minima di bug, almeno di quelli più evidenti, e addirittura l’aggiunta di funzionalità in anteprima che erano state promesse con l’arrivo della MIUI 12.5, come ad esempio la possibilità di misurare il battito cardiaco direttamente dal sensore di impronte che è di tipo ottico collocato sotto al display, in una posizione tra l’altro decisamente comoda, alla giusta altezza.

Completano poi il pacchetto le principali specifiche tecniche poste sotto alla scocca: CPU Qualcomm Snapdragon 888, Modem X60 per una connettività 5G completa SA e NSA, 12 GB di memoria RAM LPDDR5 e 256 GB di memoria interna UFS 3.1 non espandibile, NFC, trasmettitore infrarossi superiore e un sistema di raffreddamento avanzato per tenere a bada i picchi computazionali e una batteria da 5000 mAh con ricarica rapida a 67 W sia cablata che wireless.

Insomma, continuate a seguirci perché Xiaomi ha messo molta carne al fuoco e presto sarà il momento di confrontarlo con i top sul mercato.

Qualora foste interessati all’acquisto al momento vi tocca pazientare, sarà disponibile dai primi giorni di maggio 2021 e al momento non sono state annunciate informazioni riguardo il prezzo in Italia, probabilmente però supererà il muro dei 1000 Euro.