Recensione Poco M3 ProXiaomi continua per la sua strada e alimenta la quantità di smartphone sul mercato come a voler non lasciare spazio alla concorrenza, e dopo un Redmi Note 10 5G annunciato pochi giorni fa (e che abbiamo confrontato con Realme 8 5G) ecco un nuovo prodotto, questa volta a marchio POCO che, ad una rapida occhiata, altro non è che lo stesso smartphone sotto diverse spoglie.

Un male? dipende dai punti di vista, anzi, dal momento in cui andrete ad acquistare uno di questi due prodotti. Fino al 26 maggio 2021 infatti sarà disponibile al super prezzo promozionale di 159,90 Euro invece di 199,90 Euro diventando così più allettante di qualsiasi altro. Scopriamo Poco M3 Pro in questa recensione.

Unboxing di Poco M3 Pro

La confezione di Poco M3 Pro è molto ricca, al suo interno oltre allo smartphone è presente un caricabatterie da 22,5W (seppur lo smartphone supporti massimo 18W), il cavo USB Type-C, una pellicola protettiva per lo schermo, una cover in TPU trasparente con tanto di copertura per la porta Type-C e la spilla per rimuovere il cassetto di SIM e MicroSD.

Video recensione di Poco M3 Pro

Design & Ergonomia

Ciò che differenzia Poco M3 Pro da Redmi Note 10 5G è principalmente il design. Lo si può notare dal vistoso logo Poco che campeggia sul retro e dallo stile di questa scocca posteriore che in un certo modo scimmiotta quello dei Galaxy S21.

È uno smartphone che si fa notare a livello dimensionale ma fortunatamente non eccessivamente in termini di peso dato che si ferma a 190 grammi, pur avendo all’interno una capiente batteria.

Frontalmente il display, interrotto superiormente dal foro centrale che ospita la fotocamera selfie, è un pannello da 6,5 pollici con risoluzione FullHD+ a tecnologia LCD IPS e soprattutto refresh rate a 90 Hz, la resa qualitativa è buona per la fascia di prezzo e l’unico aspetto leggermente sottotono è giusto la luminosità che, sotto la diretta luce del solo, non spicca particolarmente. Così come spicca per l’aspetto multimediale, è dotato infatti di ben un solo speaker per cui risulta inferiore rispetto al fratello minore Poco M3 che invece offre un effetto stereo.

Degne di nota comunque sono la porta audio da 3,5 mm per collegare delle cuffie cablate e la presenza del trasmettitore infrarossi per comandare dispositivi tramite app apposita, oltre alla presenza della Radio FM, anche se da fine dicembre 2020 non dovrebbe più essere disponibile sui nuovi smartphone per legge.

Funzionalità

A livello software questo POCO M3 arriva sul mercato con Android 11, interfaccia grafica Xiaomi MIUI 12, completa come su prodotti più costosi e Poco Launcher, ovvero la home screen personalizzata dal brand.

Il Poco Launcher è interessante per alcune funzionalità che potete attivare nelle impostazioni del launcher stesso, come ad esempio la suddivisione delle applicazioni per colore o per categoria, davvero comoda per quando si continua a scorrere la lista senza individuare quella ricercata. C’è anche uno spazio nascosto che si può attivare con un doppio swipe laterale da sinistra verso destra, oppure la possibilità di spegnere lo schermo con un doppio tap su un’area vuota dello schermo.

All’interno delle impostazioni c’è poi la classica voce “Funzionalità Speciali” al cui interno è possibile attivare alcune funzionalità come il Turbo videogiochi, che permette di avere dei collegamenti rapidi per migliorare l’esperienza di gioco.

La cosa però più interessante di Poco M3 Pro, anche se non dovrebbe sorprendere, è la presenza di un sensore di prossimità di tipo ottico, posto sulla cornice superiore dello smartphone che funziona a dovere, a dispetto di numerosi altri smartphone Xiaomi che ne sono sprovvisti e hanno un sistema ad ultrasuoni decisamente fallace.

Prestazioni

Sotto alla scocca trova posto il processore MediaTek Dimensity 700 5G a 7 nm, il diretto rivale del Qualcomm Snapdragon 690 5G, con CPU octa core, 4 GB di RAM LPDDR4X e 64 o 128 GB di memoria interna di tipo UFS 2.2.

In linea generale è uno smartphone che risponde bene, a differenza del fratello minore Poco M3 dove bisogna pazientare qualche secondo anche per aprire applicazioni più semplici. A livello di performance è leggermente inferiore a Poco X3 Pro ma niente per cui decretarlo inferiore, per questo devo ammettere che questo SoC di Mediatek mi ha sorpreso in positivo. Anche in gaming risponde bene e, al netto di un’apertura dei giochi leggermente più lenta, è adatto anche per sessioni prolungate di Call of Duty o altri giochi pesanti se chiudiamo un occhio a saltuarie perdite di frame.

Pregi e difetti invece sul fronte connettività dove Poco M3 Pro è dotato di uno slot per Nano SIM più un secondo slot ibrido che può ospitare una seconda SIM oppure una MicroSD per espandere la memoria. Il suo più grande pregio è di supportare il 5G sia SA che NSA ma non il Dual SIM 5G, fermandosi al Dual 4G. L’aspetto telefonico in genere non fa gridare il miracolo ma fa il suo, la ricezione è nella media e l’audio in capsula non particolarmente nitido, tuttavia questo secondo aspetto lo si può migliorare collegando un paio di cuffie cablate tramite la porta audio da 3.5 mm presente sulla parte superiore.

Presente poi l’NFC, per cui si può utilizzare per effettuare pagamenti digitali, WiFi 802.11 ac dual band, GPS e Bluetooth 5.1.

Fotocamera

Niente di particolarmente sorprendente sul comparto fotografico composto da un sensore principale da 48 megapixel, f/1.8, 1/2.0″, 0.8µm, PDAF con pixel binning, un sensore macro da 2 megapixel, f/2.4, ed un sensore di profondità anch’esso da 2 megapixel, f/2.4. Fotocamera frontale da 8 megapixel. In breve nulla di diverso rispetto a Poco M3 dal punto di vista tecnico ma qualcosa di più da quello qualitativo probabilmente grazie al processore d’immagine differente.

La qualità delle foto infatti è discreta, si tratta di un set di sensori che soffre ovviamente non appena cala la luce ambientale mostrando rumore d’immagine o quando ci sono dei forti contrasti per cui l’HDR non riesce a bilanciare adeguatamente la fotografia, molto piacevoli invece quando la luminosità è ottima.

In video può registrare fino alla risoluzione FullHD a 30 fps con fin anche una buona stabilizzazione elettronica, permangono però le criticità evidenziate nelle foto ovvero difficoltà a gestire i contrasti.

Davvero un peccato che Poco abbia scelto di dotare questo smartphone di un sensore macro ed uno di profondità, tendenzialmente inutili, e non invece di un sensore grandangolare che avrebbe dato diversa caratura al prodotto.

Batteria & Autonomia

La batteria di Poco M3 Pro, da 5000 mAh, offre un’autonomia decisamente soddisfacente. Un modulo che gli permette tranquillamente di coprire la giornata lavorativa con oltre 6 ore di schermo acceso arrivando anche a due giorni di autonomia con un utilizzo meno aggressivo.

Non supporta logicamente la ricarica wireless né quella rapida dato che si ferma ad un canonico 18 W, ergo impiega circa 2 ore e mezza per la ricarica completa da 0 a 100.

In conclusione

Poco M3 Pro è disponibile in Italia dal 20 maggio 2021 al prezzo di 199 Euro per la variante da 4/64 GB e 229 Euro per la variante da 6/128 GB, con una promozione lancio la prima settimana di vendita rispettivamente a 159 Euro e 199 Euro. Se ai prezzi di listino si scontra direttamente con Poco X3 Pro, preferibile al netto della connettività 5G, al prezzo promozionale è indubbiamente un best buy, soprattutto nella versione base di memoria. Se dunque vi ha convinto, affrettatevi ad acquistarlo sul sito Po.co a 159 Euro a partire dal 20 maggio 2021.

Paradossalmente la cosa che spiazza di più in positivo è la presenza di un vero sensore di prossimità, quindi in chiamata non ci sono problemi di tocchi involontari, riducendo di fatto le “problematiche” tipiche dei vari Xiaomi. Permangono i classici bug lato software a cui potete risolvere dando un occhio alla nostra mini rubrica sui 10 problemi tipici degli smartphone Xiaomi e come risolverli.

Pagella

7.6
Design
7.8
Funzionalità
7.5
Prestazioni
8.0
Fotocamera
8.0
Batteria
8.0