Huawei non molla, eccome se non molla, il Pura 70 Pro è un gran prodotto e probabilmente la versione Ultra può esserlo ancor di più: qualità costruttiva, componenti di alto livello, un processore fatto in casa che sa il fatto suo, comparto fotografico da riferimento, un software che diventa sempre più completo e piacevole nell’utilizzo di tutti i giorni. Ma c’è sempre il solito “ma” e per come siamo abituati ad utilizzare gli smartphone è un “ma” importante: non c’è Google, o meglio, mancano i Play Services ed è una brutta gatta da pelare, perché nonostante esistano (nuovi) stratagemmi per aggirare l’ostacolo, non si può certo far finta che Google Maps, Android Auto o il Play Store non siano importanti.

Nella recensione di Huawei Pura 70 Pro facciamo un bilancio dei pro e contro di questo smartphone, che come sempre obbliga a qualche riflessione in più prima dell’acquisto, nonostante, come vedremo, abbia caratteristiche sorprendenti.

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Video recensione Huawei Pura70 Pro

Design e qualità costruttiva

La prima cosa che colpisce di Huawei Pura 70 Pro sono le dimensioni non esagerate rispetto alla media dei top di gamma, assomiglia molto a Honor Magic6 Pro ma è più stretto, meno scivolo e meglio bilanciato, si tiente meglio in mano in altre parole. Pura 70 Pro ricorda il flagship di Honor specialmente per la parte frontale, caratterizzata dalla stondatura di bordi su tutti e quattro i lati, mentre posteriormente si prende la scena il generoso gruppo fotocamere composto da tre obiettivi.

I materiali sono di ottima qualità, alluminio per il telaio, vetro posteriore e Kunlun Glass 2 sul fronte, una protezione proprietaria di Huawei che promette una resistenza anche superiore ai migliori Gorilla Glass di Korning. Ad impreziosire la scheda tecnica c’è anche la certificazione IP68 per acqua e polvere.

A proposito di ergonomia segnaliamo che il feedback aptico è buono ma leggermente sotto la media qualitativa della fascia alta del mercato, mentre funziona perfettamente il lettore ottico di impronte digitali.

Display e multimedia

Lo smartphone è equipaggiato con un bel pannello OLED LTPO fino a 120 Hz da 6,8″ con risoluzione 1260 x 2844 pixel e un miliardo di colori. Il picco di luminosità dichiarato è di 2500 nits e la leggibilità all’aperto è ottima anche se non paragonabile ad alcuni altri device di punta, uno su tutti Samsung Galaxy S24 Ultra. Molto bella la calibrazione colore nel profilo “normale”, che passa da DCI-P3 a sRGB dinamicamente in base al contenuto visualizzato, in alternativa non manca un profilo “vivido” con colori molto accesi in stile AMOLED.

Attenzione anche per la salute degli occhi grazie alla modalità notte con riduzione della luce blu e PWM Dimming a 1440 Hz. Rispetto ai classici Android manca l’opzione “attenuazione extra” e ,a regolazione automatica del punto di bianco.

La parte multimediale è completata dagli speaker, potenti e di buona qualità, vengono sfruttati anche in vivavoce per un audio molto forte e chiaro. 

Hardware e prestazioni

Pura70 Pro è la via di mezzo della famiglia 2024 di flagship Huawei, che ha visto un rebrand del nome da serie “P” a serie “Pura”. Al di sotto c’è Pura 70, più in alto troviamo invece Pura 70 Ultra, che si differenzia dal “Pro” principalmente per un comparto foto migliore e per la batteria leggermente più capiente (5200 vs 5000 mAh).

C’era una certa curiosità su ciò che sarebbe stato capace di fare Huawei Pura70 Pro, equipaggiato come il resto della famiglia con un Kirin 9010, processore a 7 nm progettato e prodotto completamente in Cina da SMIC, l’azienda strategica del gigante asiatico per la produzione di chip elettronici.

Siamo ben lontani dai nodi a 3 nm di TSMC o ai 4 nm di Samsung, pensate che il processo produttivo a 7 nm era stato utilizzato per la produzione dello Snapdragon 855 nel 2018. Se sulla carta, dunque, la distanza da un moderno Snapdragon 8 Gen 3 appare incolmabile, in realtà nell’utilizzo quotidiano il Pura70 Pro si è dimostrato solido ed efficace, veloce e fluido anche per le richieste più esigenti. La piattaforma hardware non scalda ed è anzi ben ottimizzata nei consumi, che non sono mai eccessivi durante l’utilizzo intenso.

Sul fronte connettività giudizio a due facce: il WiFi 6 e Bluetooth 5.2 funzionano perfettamente, è ottima anche la ricezione del segnale telefonico, per il quale sono supportate una nano SIM fisica ed una e-SIM. Non può che essere negativo però il giudizio sulla connettività dati, manca infatti il supporto alle reti 5G, assenza dovuta al ban degli USA imposto nel 2019. D’accordo, con il 4G si vive tranquillamente ed il 5G non è certo indispensabile per il momento, ma parliamo di una caratteristica ormai scontata anche sulle fasce basse del mercato, che pesa non poco per un prodotto da oltre 1000 Euro di listino.

Funzionalità

Huawei Pura 70 Pro arriva sul mercato con la EMUI 14.2, basata su HarmonyOS 4.2. Nell’utilizzo quotidiano la EMUI è piacevole, curata graficamente e nelle animazioni e piuttosto completa a livello di funzionalità. È migliorata molto negli ultimi tempi, diventando più ordinata nei menù e aggiungendo funzioni utili per personalizzazione ed ecosistema.

Naturalmente anche su questo smartphone Huawei si fa sentire l’assenza dei servizi di Google, del PlayStore e di tutte le app di Big G. L’alternativa di Huawei si chiama App Gallery, che basa il funzionamento delle app su HMS, cioè l’equivalente dei servizi Google GMS. Nonostante lo store di Huawei sia sempre più completo, continuano a mancare alcune app importanti a partire da quelle di Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp).

La novità che Huawei consiglia all’interno di App Gallery è Aurora Store, un app market alternativo scaricabile gratuitamente che pesca i file apk direttamente dal Play Store e permette di mantenere aggiornate le app senza sforzi, con un plus sulla privacy, consentendo il download dei file senza dover fare il login con il proprio account Google, insomma un Play Store di Google ma senza che i dati vengano inviati a Google. Di per sé Aurora Store permette l’installazione di tutte le app Android, ma non risolve il problema dell’assenza dei GMS e di alcune altre API proprietarie, necessarie per il funzionamento di molte app di Google e non solo. La soluzione si chiama MicroG, un progetto open source che va a clonare i servizi core di Google con un occhio di riguardo alla privacy. MicroG si compone essenzialmente di un paio di file apk da installare manualmente, il primo si chima MicroG services e sostituisce i GMS, l’altro è un app companion per ottimizzare il funzionamento di MicroG attraverso diverse opzioni.

Noi ci abbiamo provato, l’installazione è piuttosto semplice e tutto funziona a dovere, a parte qualche intoppo saltuario che non inficia in realtà l’utilizzo quotidiano. Tutto ciò è sicuro? In teoria sì, in pratica non possiamo mettere le mani sul fuoco, questo stratagemma continuerà ad essere valido in futuro? Idem come sopra, può darsi.

Batteria e autonomia

All’interno di Pura 70 Pro troviamo un modulo da 5000 mAh di batteria, l’autonomia che otteniamo è ottima, addirittura sopra le aspettative considerando il processore a 7 nm. Mediamente si riescono a coprire due giornate di utilizzo (con servizi di Google MicroG attivati e notifiche push complete) con circa 7 ore di display attivo.

La ricarica arriva a 100 Watt con cavo e 80 Watt wireless e l’alimentatore, insieme al cavo, è fornito in confezione. Meglio di così?!

Comparto fotografico

Huawei vede nel comparto fotografico la punta di diamante della serie Pura 70, siamo d’accordo, anche se ci è rimasta un po’ di acquolina in bocca per non aver potuto provare il Pura 70 Ultra, decisamente superiore al 70 Pro quanto a sensori impiegati. Comunque anche qui possiamo parlare di un camera phone, con una configurazione che avevamo già apprezzato lo scorso anno sul Huawei P60 Pro: principale (50 MP) con apertura variabile, ultrawide (12 MP) e telemacro F/2.1 (48 MP).

Le foto che otteniamo sono di ottima qualità, in tutte le condizioni di luce lo smartphone non sbaglia e restituisce immagini naturali, non esagerate nei contrasti e nella saturazione, sempre ben bilanciate in tutti i parametri. Di notte la qualità non è più una sorpresa, mentre ancora una volta ci stupiamo di cosa sia capace di fare il teleobiettivo 3,5x ottico: si può utilizzare per i ritratti, per foto con ingrandimento 10x senza perdita di qualità e per macro superbe, grande versatilità e qualità sopraffina. La ultrawide è quella forse meno convincente del trio, fa il suo ma nulla di speciale. Infine i selfie tornano ad essere veramente convincenti, grazie alla presenza dell’autofocus e ad una gradevole interpretazione dell’incarnato.

I video arrivano al 4K a 60 fps, ottimi sia per qualità delle immagini che per stabilizzazione, mentre è un po’ brusco nei cambiamenti l’autofocus, specialmente con il teleobiettivo. Segnaliamo che è possibile passare da una fotocamera all’altra anche a video in corso e anche a 60 fps, una rarità.

In conclusione

Huawei Pura 70 Pro viene proposto a 1199 Euro, con cover e Frebuds Pro3 in regalo oltre a un Huawei Watch GT3 gratuito per i membri della community Huawei (basta registrarsi e accedere da telefono per richiedere il coupon).

È un ottimo smartphone, quasi zero punti deboli e qualità elevata su tutti i comparti, da consigliare ad occhi chiusi se non avesse il solito problema. Si potrebbe discutere per ore sul trattamento “personalizzante” che Google sta riservando ad Android, sempre più legato a doppio filo con Mountain View. Sbagliato? Forse, ma tant’è: uno smartphone senza app e servizi di Google, che sia Android o iOS è uno smartphone azzoppato e probabilmente bisognerebbe smettere di considerare i Huawei come degli Android azzoppati. Però è Huawei stessa che consiglia di installare Aurora Store (con app Android) per mettere una pezza alle mancanze dell’App Gallery, come a voler dire: camminiamo sulle nostre gambe, ma nel caso c’è la stampella Android, dove però per usarla bisogna smanettare e scendere a compromessi sulla sicurezza.

Insomma, comunque la si guardi “IL” problema di Huawei è sempre quello e la soluzione è complicatissima qualunque strada si scelga di intraprendere, perché non si tratta di tecnica, altrimenti sarebbe già stato sistemato (vedi il discorso sul processore), il problema è politico e non dipende dalle possibilità e capacità del colosso cinese. Basterebbe così poco, eppure quel poco non si può comprare o costruire, purtroppo per Huawei (e per noi utenti, aggiunge il sottoscritto). 

Con la soluzione Aurora Store il Pura 70 Pro si può usare quasi come un normale Android, durerà? sarà sicuro? lasciamo a voi le valutazioni, quel che è certo è che per comprare questo smartphone.

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