Sono sempre di più le persone che utilizzano lo smartphone alla guida per conversare, leggere messaggi e, in alcune occasioni, per eseguire operazioni molto più complesse.

Questo comporta un calo dell’attenzione del conducente che spesso è causa di incidenti, talvolta anche mortali, ma purtroppo il fenomeno non dà segni di calo, nonostante la sanzione pecuniaria di 161 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente.

Dunque, come arginare il fenomeno? L’ASAPS (Associazione Amici della Polizia Stradale) prova a proporre una possibile soluzione tramite il suo presidente Giordano Biserni, che afferma:

“Che l’utilizzo del cellulare al volante stia ormai dilagando in modo incontenibile crediamo sia sotto gli occhi di tutti e pensiamo che la già elevata percentuale di utilizzo irregolare pari al 12,4% nelle ore di punta monitorata dall’ASAPS a fine 2013, sia oggi ampiamente superata. Dunque, cosa fare? E’ ora di arrivare ad una decisa svolta per interrompere questo dilagante e rischioso utilizzo abusivo del cellulare inserendo nelle modifiche al C.d.S. che sono in discussione in Parlamento, l’ipotesi della sospensione immediata della patente e il sequestro e fermo del cellulare per un mese per chi lo usa alla guida. Certo che poi servono maglie più fitte nella rete dei controlli, anche a sorpresa visto che noi italiani rimaniamo campioni olimpici di lancio del cellulare alla vista di una pattuglia”.

Secondo Biserni, la soluzione potrebbe essere quella della sospensione della patente immediata (non solo in seguito a recidività da parte del conducente) e del sequestro e fermo dello smartphone per un mese.

Basterà questo per far sì che anche i conducenti più audaci smettano di utilizzare lo smartphone durante la guida? Fateci sapere le vostre considerazioni al riguardo nel box dei commenti!

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