Nei pochi mesi che sono passati dal lancio di Samsung Pay la società coreana ha riportato delle ottime impressioni, superando il milione di utilizzatori nella sola Corea del Sud e generando transazioni, nel primo mese, superiori agli 80 milioni di euro. Attualmente il sistema di pagamento, che ricordiamo utilizza il sistema Magnetic Secure Transmission, è disponibile solo sui flagship presentati da Samsung nel 2015.

Samsung non ha mai escluso a priori che il sistema potesse essere reso disponibili per produttori di terze parti e Injong Rhee, vice presidente della divisione mobile di Samsung ha ammesso in una recente intervista che Samsung è disposta a concedere l’usi di Samsung Pay anche al altri produttori, pur non avendo ancora intavolato alcuna trattativa in questo senso.

Attualmente infatti Samsung è concentrata sul rilascio di Samsung Pay in altri paesi. Dopo la Corea e gli Stati Uniti il servizio di pagamento dovrebbe arrivare in alcuni paesi europei, tra cui Spagna e Gran Bretagna, nei primi mesi del 2016. Rhee ha sottolineato come Samsung Pay non sia stato pensato per sostituire il portafogli, quanto piuttosto per renderlo meno ingombrante permettendovi di lasciare a casa le ingombranti carte di credito che vengono gestite dallo smartphone.

Per il momento l’Italia non rientra nei pianidi Samsung, che non ha ancora comunicato se e quando Samsung Pay arriverà nel nostro paese.

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