Uno dei punti di forza della nuova gamma Samsung Galaxy S20 è senza ombra di dubbio il display a 120 Hz. Nonostante l’azienda sud coreana sia arrivata in ritardo rispetto ad aziende come ad esempio OnePlus o addirittura ASUS con la gamma di smartphone da gaming, l’implementazione del display a 120 Hz è in grado di regalare un’esperienza di utilizzo di altissimo livello.

Il display a 120 Hz consuma molta batteria

Ma a quanto ammonta il consumo di batteria del display a 120 Hz sul Samsung Galaxy S20+ e Samsung Galaxy S20 Ultra 5G? Sicuramente molto guardando i moduli batteria presenti all’interno dei due smartphone sopracitati, ma grazie ad una serie di test portati avanti dai colleghi di AnandTech abbiamo modo di avere una stima esatta di questi valori.

samsung galaxy s20 plus ultra 5g consumo batteria 120 hz

Durante i test sono stati utilizzati Samsung Galaxy S20+ e Samsung Galaxy S20 Ultra 5G nelle varianti con processori Qualcomm ed Exynos. Nell’immagine presente qui in alto è possibile valutare i consumi della batteria utilizzando il display a 60 Hz e a 120 Hz. Il primo ha un impatto sulla batteria pari a 427 mW mentre il secondo 656 mW.

Se la differenza di 184 mW può sembrare di poco conto, in realtà si sente il peso durante un utilizzo quotidiano e lungo tutta la giornata, soprattutto utilizzando lo smartphone in tutte le sue potenzialità e non in “modalità test”.

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Prendendo poi in comparazione i consumi di Samsung Galaxy S10+ (e di altri smartphone) rispetto a quelli dei modelli di Samsung Galaxy S20 a 60 Hz, si scopre come l’ex top di gamma sia in grado di gestire meglio i consumi della batteria. Ma non solo: a parità di condizione e di utilizzo, la versione di Samsung Galaxy S20 Ultra 5G con Exynos 990 ha un consumo inferiore di batteria rispetto lo stesso smartphone ma con Qualcomm Snapdragon 865.

C’è da dire però che quest’ultimo garantisce un utilizzo più duraturo durante i test di navigazione sul web, dove lo Snapdragon 865 raggiunge il valore di 14,05 ore di utilizzo contro invece le 12,28 ore della variante con processore Exynos. Utilizzare il pannello a 60 Hz o a 120 Hz avrebbe un impatto generale sui consumi che variano fra il 20 e il 30%, ovviamente in relazione al tipo di carico sulla CPU e sul tipo di utilizzo che si fa dello smartphone.

I test ci dimostrano che, malgrado la presenza di batterie con un gran numero di mAh, Samsung non riesce a garantire una lunga autonomia della batteria dei suoi top di gamma. Assicurare un utilizzo continuativo a 120 Hz non è affatto un compito semplice per il processore, e forse sarebbe il caso di implementare un terzo step a 90 Hz oppure una funzione adattiva in grado di regolare automaticamente la frequenza di aggiornamento del display per ridurne i consumi.

Secondo voi ha senso utilizzare sempre un refresh rate a 120 Hz oppure siete più propensi a scegliere l’autonomia piuttosto che l’estrema fluidità delle interfacce a 120 Hz? Fatecelo sapere nei commenti qui in basso.

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