Sono trascorse poche ore dalla presentazione di Samsung Galaxy Note 5, che potrebbe non arrivare in Europa per parecchio tempo, e già compaiono in rete le prime speculazioni su quello che manca al phablet per eccellenza, l’ultimo rappresentante della serie che ha aperto la strada ad una gamma di prodotti sempre più in voga tra gli utenti.

Si tratta di dettagli insignificanti per qualcuno ma essenziali per altri, che avrebbero potuto rendere perfetto uno smartphone che invece non lo è. Molte sono funzionalità già presenti in altri modelli della serie Note che non sono state implementate in Samsung Galaxy Note 5 per vari motivi. Andiamo allora ad analizzarne alcune insieme.

Partiamo dalla cover posteriore fissa che ovviamente impedisce la sostituzione della batteria, una prerogativa della serie Note che è tanto apprezzata dagli utenti business, che avevano finora la possibilità di sostituire la batteria con una di scorta per non rimanere a secco prima della fine di una giornata lavorativa particolarmente impegnativa.

Oltre a non essere removibile, la batteria di Samsung Galaxy Note 5 ha una capacità inferiore a quella del predecessore Galaxy Note 4. Una scelta in controtendenza, visto che di norma i nuovi modelli dispongono di batterie dalla capienza maggiore.

L’adeguamento del design di Samsung Galaxy Note 5 a quello di Galaxy S6 ha comportato la rimozione dello slot microSD, molto importante per molti utenti. Se è vero che le memorie interne del nuovo phablet hanno prestazioni equiparabili agli SSD, è anche vero che una scheda SD da 64GB costa meno della differenza tra le due versioni di Galaxy Note 5.

Anche se si rumoreggia su una possibile versione dotata di 128GB di memoria interna, finora Samsung ha annunciato le versioni con 32GB e 64GB di memoria, che potrebbero essere un limite per molti. Importante anche l’assenza di una certificazione che renda Galaxy Note 5 resistente ad acqua e polvere, una caratteristica che dovrebbe essere imprescindibile per uno smartphone dal costo elevato.

Nell’ottica della continua evoluzione del settore mobile appare inspiegabile, anche se non drammatica, la scelta di non integrare una porta USB Type-C, accontentandosi di una “semplice” porta USB 2.0. Anche l’assenza di una porta ad infrarossi non è una tragedia, pur trattandosi di una funzione già vista su molti terminali Samsung, che potrebbe essere utile per molti.

Infine, e su questo molti saranno d’accordo, Samsung avrebbe potuto fare un lavoro migliore per evitare di realizzare una fotocamera posteriore che sporge leggermente dal corpo dello smartphone, andando a rovinare un design altrimenti stupendo (cosa già presente su S6 e S6 Edge ma che sono di dimensioni anche minori).

Secondo voi ci sono altre caratteristiche che Samsung avrebbe potuto inserire in Samsung Galaxy Note 5 e che ha più o meno volutamente dimenticato? Fatecelo sapere nel box dei commenti.

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