Samsung ha presentato durante il mese di Agosto la nuova versione del suo phablet top di gamma, il tanto atteso Galaxy Note 5. Purtroppo, come ben saprete se state leggendo questa recensione, il Samsung Galaxy Note 5 ad oggi non è stato ancora lanciato in Italia e non si sa se lo sarà in futuro, tuttavia è possibile acquistarlo online da alcuni store che lo importano nel nostro Paese. Ci aspettavamo molto da questo terminale in quanto l’azienda sudcoreana ha sempre puntato molto sulla serie Note, ed effettivamente non ha deluso le nostre aspettative.

Vale la pena fare uno sforzo economico notevole per acquistare ad oggi un dispositivo che viene solo importato in Italia? Chi vi scrive è convinto che questo sia uno dei miglior dispositivi Android presenti attualmente sul mercato, se volete sapere il perché vi invitiamo a visionare la nostra recensione video e a continuare con la lettura della nostra recensione scritta.

Unboxing di Samsung Galaxy Note 5

Video recensione di Samsung Galaxy Note 5

Hardware & Connettività

Il Samsung Galaxy Note 5 è al top per quanto riguarda l’hardware a disposizione, possiede come S6 Edge+ e Galaxy S6 un processore Exynos 7420 Octa-core di Samsung a 64 bit, ben 4GB di RAM LPDDR4, una memoria interna UFS 2.0 da 32 o 64 GB, che come abbiamo già detto in precedenza risulta un passo in avanti notevole rispetto alla generazione precedente, e una GPU Mali-T760.

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Tutta questa potenza viene alimentata da una batteria da 3000mAh abbastanza capiente (vi diremo in seguito se è all’altezza dei suoi predecessori), e delle fotocamere da 16 megapixel sul retro con stabilizzazione ottica e 5 megapixel nella parte frontale. Presenti il sensore per il rilevamento del battito cardiaco di fianco alla fotocamera e quello per le impronte digitali nella parte anteriore, il quale funziona sempre abbastanza bene pur non essendo ancora ai livelli del TouchID 2.0 di Apple.

Anche per quanto riguarda la connettività abbiamo sotto il cofano tutto il necessario: troviamo infatti il supporto a LTE Cat6 con velocità in download che possono raggiungere i 300Mbps in download e 50Mbps in upload, supporto al Wifi a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.1, GPS e una serie di sensori che ormai troviamo in tutti i dispositivi di una certa fascia di prezzo. La ricezione è davvero ottima ma c’è un piccolo appunto da fare: attenzione alla versione che acquistate da importazione, l’unica compatibile con tutte le reti LTE italiane è la N920C o DC se cercate il modello dual-SIM. In altri modelli manca la banda a 800MHz utilizzata in molte zone d’Italia, altri ancora coprono solo bande specifiche (ad esempio quelli marchiati dagli operatori americani, che funzionano solo sulle frequenze dell’operatore).

Ergonomia, Design & Materiali

L’ergonomia è un punto abbastanza importante per questo smartphone. Si tratta sempre di un dispositivo con display da 5.7 pollici, tuttavia l’ottimizzazione dei bordi da parte di Samsung è stata fenomenale: il dispositivo infatti in larghezza misura solo 76.1 mm. Chiaramente si tratta di un phablet e difficilmente riusciremo ad usarlo con una sola mano, anche se abbiamo numerosi aiuti come la riduzione dello schermo attivabile con tre click sul tasto home. Note5_9Se, da un lato, l’eliminazione della scocca rimovibile è un aspetto negativo, in quanto abbiamo dovuto rinunciare a batteria rimovibile e memoria espandibile, dall’altro ha permesso all’azienda di ridurre le dimensioni rispetto al Note 4, lasciando invariato lo schermo.

Per quanto riguarda i materiali, Samsung ha svolto anche qui un lavoro eccellente, come ci ha abituato nel corso del 2015: ci troviamo di fronte a un dispositivo costruito in maniera egregia con un assemblaggio, una cura dei dettagli e un “touch and feel” ai massimi livelli. La curvatura questa volta, a differenza di S6 Edge+, non riguarda il display ma è nella parte posteriore del dispositivo: questo aiuta di molto l’ergonomia e il grip, quindi – a parer nostro – molto meglio questa soluzione da un punto di vista pratico rispetto ai modelli Edge. Purtroppo la colorazione silver da noi testata si macchia davvero facilmente e il dispositivo attira le ditate solo a guardarlo soprattutto nella parte posteriore, mentre il vetro che copre il display è abbastanza oleofobico.

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Il vetri utilizzati nella parte anteriore e posteriore sono dei Gorilla Glass 4, troviamo poi l’alluminio satinato e lavorato in maniera sublime lungo i bordi. Insomma, dal punto di vista costruttivo e del design c’è stato un passo in avanti enorme rispetto a Note 4, che esteticamente sembra uno smartphone di diverse generazioni fa.

Display, Audio & Multimedia

Il display di Note 5 è un’unità da 5.7 pollici Super Amoled con risoluzione QuadHD e 515 ppi di definizione. Come detto all’interno della recensione video, siamo di fronte a uno dei migliori display presenti sul mercato per quanto riguarda resa dei colori, definizione, luminosità, visibilità sotto la luce del Sole e chi più ne ha, più ne metta. Qualsiasi immagine riprodotta su questo smartphone assume tutto un altro fascino, le foto e l’interfaccia sembrano uscire dallo schermo.

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Una piccola nota riguarda i bordi del display: sono molto sottili e questo è un aspetto positivo, tuttavia, nel momento in cui si cerca di usare lo smartphone con una mano, spesso il palmo toccherà il display, rendendo difficile il riconoscimento del tocco del dito.
Sempre utilissima la funzione che permette di virare i colori se il sensore di luminosità è colpito dalla luce diretta del sole, in questo modo il display sarà sempre ben visibile.

Il comparto audio purtroppo non è in linea con gli altri elementi relativi alla multimedialità come display e fotocamera: il volume è molto alto ma il dispositivo manca di bassi, probabilmente a causa dello spessore contenuto dello smartphone. I fori per l’uscita del suono sono posti intelligentemente lungo il bordo inferiore: in questo modo il suono non verrà attutito quando poggiamo il nostro Note 5 su una superficie liscia e assorbente.

Fotocamera

Il comparto fotografico di Note 5, come quello degli altri Samsung top di gamma usciti quest’anno, è spettacolare. Il sensore è identico a quello presente su Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge+ e, come detto per questi ultimi, probabilmente ci troviamo di fronte alla fotocamera migliore di questo 2015, insieme a quella di LG G4. Per ciò che concerne l’hardware abbiamo posteriormente una fotocamera da 16 megapixel con stabilizzatore ottico, apertura f/1.9 e singolo flash LED, mentre il sensore nella parte anteriore è da 5 megapixel. La fotocamera posteriore scatta foto sublimi in diurna, piene di definizione e senza perdita di dettaglio, e anche quando effettuiamo operazioni di zoom le problematiche sono davvero molto poche. Il sensore permette di scattare macro ai massimi livelli e creare un effetto bokeh del tutto naturale, senza la necessità di ricorrere ad artfizi digitali.

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In notturna abbiamo dei buoni risultati: in questo caso ovviamente aumenta il rumore video e la perdita di dettaglio, soprattutto se effettuiamo zoom, ma niente di trascendentale; ciò che aiuta in questo caso è la stabilizzazione ottica e la luce che il sensore riesce a catturare grazie alla sua apertura. L’effetto è decisamente migliore rispetto ad altri smartphone anche della stessa fascia di prezzo.

Il software è rimasto identico a quello del Galaxy S6: abbiamo la modalità pro con i settaggi manuali, la possibilità di salvare foto in formato RAW e l’interfaccia rinnovata; anche qui però sono presenti due chicche come su S6 Edge+, vale a dire la possibilità di effettuare streaming live su YouTube e di comporre dei collage video di pochi secondi.

Anche la fotocamera frontale si comporta piuttosto bene, soprattutto per quanto riguarda l’area catturata dal sensore, con un ottimo grandangolo e una qualità generale degli scatti decisamente buona per i nostri selfie da pubblicare sui social. L’unico appunto da fare in questo senso è relativo alla riproduzione dei volti, anche disattivando gli effetti bellezza sembra sempre che venga effettuata una piccola operazione di sharpening sui volti.

Le foto che vedete in questa galleria sono a risoluzione ridotta, qualora vogliate scaricarle a risoluzione completa vi consigliamo di cliccare sul seguente link. I video vengono girati a 1080p con stabilizzazione ottica e digitale attiva, a 30 o 60fps, oppure in 4K con la stabilizzazione digitale che viene disattivata. Qui di seguito troverete due sample registrati a 1080p/30fps e 4K/30fps.

 

Batteria & Autonomia

La batteria di questo nuovo Note è da 3000mAh. Siamo lontani dai fasti del Note 2, tuttavia ci troviamo in linea con l’autonomia di S6 Edge+, che rapportata agli altri smartphone top di gamma del 2015 è accettabile.

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La nostra giornata stress prevede l’utilizzo di molte chat tra WhatsApp, Messenger e Slack, utilizzo social con Facebook, Twitter e Instagram, qualche minuto di chiamata e navigazione web: siamo sempre riusciti a raggiungere tra le 3:30 ore e le 4 ore di schermo su circa 10/12 ore di utilizzo complessivo, senza ricorrere a nessuna opzione di risparmio energetico.

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Il trend attuale purtroppo è questo: un dispositivo che dura 4 ore di schermo accesso è oro colato nel 2015. Bisogna fare qualcosa per invertire questa tendenza. Non dobbiamo dimenticare però che Note 5 a breve riceverà Android Marshmallow e l’autonomia non può che migliorare, soprattutto in standby dove Lollipop continua a provocare danni su tutti gli smartphone.

Software

I Note da sempre si sono distinti per la qualità delle funzionalità software, solitamente l’azienda unisce le funzioni introdotte nella serie Galaxy S all’intera suite relativa alla S Pen. Su questo dispositivo abbiamo di base Android 5.1.1 Lollipop, chiaramente con la personalizzazione Touchwiz di Samsung – croce e delizia dei dispositivi dell’azienda sudcoreana.

Il software è sempre molto fluido, grazie alle nuove memorie UFS 2.0 introdotte da Galaxy S6 in poi, tuttavia non siamo ancora ai livelli di Nexus 6P o iPhone 6S, campioni sotto questo punto di vista. Le implementazioni software della personalizzazione, però, su un dispositivo da 5.7 pollici sono importantissime. Questo è uno degli elementi fondamentali che ancora manca ad Android Stock: un software capace di sfruttare a dovere schermi maggiori di 5 pollici.

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Tra le funzioni principali troviamo di sicuro il multiwindows, plus che permette di aumentare notevolmente la produttività utilizzando due applicazioni nello stesso momento, oppure riducendo i programmi in finestre flottanti che possono essere ridotte in fumetti e mosse sullo schermo mentre usiamo altre applicazioni. Anche qui abbiamo la possibilità di personalizzare l’aspetto estetico con i temi che è possibile scaricare dallo store dedicato. Il browser gira in maniera decisamente fluida e non abbiamo problemi né con siti web leggeri né con quelli più pesanti: anche qui un netto miglioramento rispetto agli scorsi anni.

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Da sempre un plus della serie Note è tutta la suite software relativa alla S Pen, penna con la quale possiamo interagire sul display grazie a un digitalizzatore Wacom, la quale è stata aggiornata risultando meno economica al tatto e inserendo un meccanismo per permettere alla penna di essere estratta con maggiore facilità. Quando prendiamo la S Pen a schermo spento si apre un’applicazione con sfondo nero, che consumando pochissima energia ci permette di prendere appunti velocemente. Quando invece estraiamo la penna a schermo acceso si apre il menu Air Command che ci mostra quattro funzioni principali:

  • Memo Rapido: una mini applicazione per prendere appunti velocemente senza troppe impostazioni, una sorta di post-it virtuale;
  • Selezione Intelligente: con questa funzione abbiamo la possibilità di selezionare una parte dello schermo con un riquadro, un ovale o un lazo, per poi salvare l’immagine ritagliata in un raccoglitore o direttamente in galleria;
  • Scrittura schermo: con la SPen potremo prendere appunti e scrivere direttamente sulla schermata che stiamo visualizzando in un determinato istante, sia essa un PDF, un’immagine dalla galleria, il fotogramma di un video o una pagina web;
  • S Note: quest’applicazione è il vero punto di forza di tutta la suite software relativa alla S Pen, viene costantemente migliorata di anno in anno, abbiamo la possibilità di creare blocco note, personalizzare la penna in decine di modi e salvare i preset di penne preferite. Inoltre avremo la possibilità di inserire immagini, testo e molto altro nelle nostre note, rendendo S Note il programma perfetto per interagire con uno strumento del genere.

In conclusione

Samsung Galaxy Note 5 è secondo la nostra opinione il miglior phablet di questo 2015, tuttavia se siete abituati a schermi di dimensioni generose può diventare la migliore scelta che possiate fare se volete uno smartphone Android, senza considerare il fattore prezzo. Note 5 non è ancora venduto in Italia, ma si spera lo sarà presto. Nel frattempo potete acquistarlo da molti siti web come Evolution Service Store dove troverete anche l’unica versione compatibile con le reti LTE italiane, come già detto la N920C.

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Il prezzo di lancio dello smartphone è alto, ma siamo di fronte a un dispositivo al top per tutti gli aspetti. L’unica nota “negativa” dello smartphone risiede nella batteria: in realtà, come detto nel paragrafo dedicato, l’autonomia non è male, soprattutto se la rapportiamo alla media dei dispositivi top di gamma del 2015, ma siamo lontani dalla perfezione. Un dispositivo come Note 5 dovrebbe assicurarci di arrivare alle 2 di notte con un utilizzo molto intenso, senza compromessi.

Pagella

9.6
Display
8
Ergonomia
9.8
Hardware
9.5
Software
8.3
Batteria
9.5
Fotocamera
8.5
Qualità/prezzo
10
Materiali
8
Audio
9.7
Esperienza Utente
9.4