Huawei P40 potrebbe essere lanciato direttamente sui mercati globali, a differenza di quanto avvenuto con la serie Huawei Mate 30, attualmente disponibile solo in Cina. Lo afferma The Information che cita alcuni dipendenti Huawei impegnati nel complicato processo di sostituzione dei servizi Google.

Se in Cina gli utenti sono abituati da tempo a fare a meno dei servizi Google, banditi dal governo locale, nel resto del mondo è impensabile riuscire a ottenere un successo commerciale appoggiandosi d altri servizi. Da qualche mese Huawei sta spingendo fortissimo sugli HMS (Huawei Mobile Services), promettendo commissioni migliori agli sviluppatori e cercando di creare valide alternative a quelle del colosso californiano.

Negli ultimi tempi però sembra che la compagnia cinese si stia scontrando con ostacoli apparentemente insormontabili, dati dalla fortissima integrazione dei servizi di Big G nell’intero ecosistema Android, che renderebbero problematico il lancio globale di Huawei P40. Dalle notifiche ai circuiti pubblicitari, dai sistemi di gestione mappe ai sistemi di autenticazione, sembra davvero complicato riuscire a fare a meno di Google.

In Cina Huawei è riuscita a creare un proprio ecosistema completo e funzionale, che non può essere riportato nei mercati globali a causa delle enormi differenze con le richieste del resto del mondo. Il problema principale è rappresentato dalla necessità di convincere gli sviluppatori a utilizzare i servizi Huawei, affiancandoli a quelli Google.

Nonostante il colosso cinese stia impegnandosi a fondo, anche dal punto di vista economico, proponendosi di aiutare gli sviluppatori nel processo di integrazione e di inserimento delle app nella propria App Gallery, i vantaggi non sembrano sufficienti.

I costi per introdurre il supporto agli HMS non porta particolari benefici agli sviluppatori, in particolare quelli americani, che non vedono Huawei (praticamente assente nel Paese) come una compagnia fondamentale da supportare.

Perché allora puntare a un lancio globale di Huawei P40? Huawei spera di riuscire a portare dalla propria parte un numero sufficientemente elevato di sviluppatori, sperando di riuscire a sopravvivere anche senza i servizi Google, o ha delle informazioni relative alla fine del ban degli USA, o quantomeno al rilascio di una licenza che permetta a Google di riprendere la fornitura della licenza per i propri servizi proprietari?