Xiaomi è uno dei brand più “in forma” dell’ultimo periodo, grazie ad ottimi entry-level ma anche per merito dell’ottimo Mi 9, il top di gamma dell’azienda. Oggi parliamo della variante compatta del Mi 9, ossia lo Xiaomi Mi 9 SE, un prodotto che ufficialmente non è disponibile in Italia ma che è acquistabile con tutte le garanzie del caso tramite GrossoShop, che ringraziamo inoltre per averci fornito il sample per il test.

Questo Xiaomi Mi 9 SE è ovviamente un prodotto molto simile allo Xiaomi Mi 9, con qualcosina in meno qua e là, ma che fa della maneggevolezza e dell’ergonomia i suoi punti di forza.

Primo contatto

La scatola di Mi 9 SE è ricca di accessori. Oltre allo smartphone troviamo infatti una cover in silicone, caricatore veloce, cavo USB-C ed adattatore jack da 3.5mm.

Le prime sensazioni sono fantastiche: le dimensioni sono davvero quelle giuste (così come il peso), per un dispositivo maneggevole ma che comunque ha la giusta dimensione di schermo per godersi ogni tipo di contenuto. Il trend delle cornici sempre più ottimizzate aiuta in questo senso: i 6 pollici “full-screen” permettono di avere la giusta compattezza ed un display godibile. I materiali usati sono ottimi, da top di gamma, vetro e metallo che in mano si sentono e donano sensazioni premium.

Se le linee sono piuttosto semplici ma piacevoli, si tratta di un lingottino con il modulo fotografico sporgente, è la colorazione in questo caso ad essere semplicemente spaziale. Un blu elettrico molto deciso con riflessi arcobaleno, che a seconda dell’inclinazione mostrano tinte di rosso, verde e giallo. Manca purtroppo qualche certificazione di impermeabilità, ma l’ho usato sotto la pioggia e non ho riscontrato problemi.

Display

Lo schermo di Xiaomi Mi 9 SE è un’ottima unità Super AMOLED da 5,97″ FHD+ 1080 x 2340 HDR protetto da Gorilla Glass 5.

Senza troppi giri di parole, si tratta di uno schermo senza grossi difetti: resa generale, colori e contrasti non deludono. C’è sempre il notch a goccia, piuttosto contenuto nelle dimensioni e che non dà troppo fastidio nel consumo multimediale: ce ne dimenticheremo molto presto, nonostante Xiaomi ancora non abbia capito come far vedere le notifiche in alto a sinistra in maniera persistente.

La luminosità massima è elevata, nessun problema sotto la luce del sole diretta, mentre quello che non ci convince è la regolazione automatica della luminosità, soprattutto in interno dove questo Mi 9 SE rimane sempre un po’ troppo buio.

Hardware

Xiaomi Mi 9 SE è quasi un top di gamma ma sicuramente soddisferà la gran parte degli utilizzatori con una scheda tecnica di tutto rispetto.

Troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 712, GPU Adreno 616, 6GB di RAM e 64/128GB di memoria interna, purtroppo non espandibile via microSD. Completano la scheda tecnica l’NFC, il Wi-Fi dual band, il Bluetooth 5.0 ed una batteria da 3070mAh di cui parleremo più approfonditamente tra poco.

Le prestazioni sono sorprendenti per la fascia di prezzo, all’altezza di un top di gamma in praticamente ogni ambito. Ho usato per diverso tempo il Mi 9 e non ho notato differenze in termini di velocità e reattività generale in questo modello che sulla carta dovrebbe essere inferiore.

C’è lo sblocco tramite impronta digitale, con il lettore ottico posizionato sotto al display: non velocissimo ma abbastanza preciso, sblocca 7 volte su 10 senza problemi. Manca invece la ricarica wireless, una funzione che io apprezzo particolarmente ma che per molti non fa la differenza.

Nulla da dire sulla parte telefonica, prende bene anche in zone non semplici come la mia tavernetta; buono l’audio in chiamata, sia in entrata che in uscita.

A proposito di audio, purtroppo questo Mi 9 SE presenta un singolo speaker mono posto sulla parte inferiore del dispositivo, facilmente copribile durante l’utilizzo ma con un buon volume ed una resa discreta, e non c’è ahimé il jack audio da 3.5mm.

Una chicca sempre apprezzabile sugli Xiaomi è la presenza dell’IR Blaster per controllare televisori e condizionatori.

Tornando alla batteria, come detto è una 3070mah, un dato appena sufficiente al giorno d’oggi ma che permette un’autonomia dignitosa, seppur non eccellente. Permette di concludere la giornata lavorativa intensa con il 15% di autonomia residua e con 5 ore/5 ore e mezza di schermo acceso. Il classico smartphone che copre una giornata, ma non di più.

Software

Xiaomi Mi 9 SE arriva con Android 9 Pie e la MIUI 10.2, con gli stessi pregi e gli stessi difetti di sempre: è infatti un software di certo completo e personalizzabile, ma con anche tanta pubblicità per dirne una.

Una grande differenza in positivo con Xiaomi Mi 9 è il funzionamento con Instagram: tutt’oggi il top di gamma ha problemi nel realizzare storie direttamente nell’app Instagram, cosa che invece non succede con il Mi 9 SE.

Manca ancora la possibilità di vedere sempre le notifiche nella barra in alto a sinistra, ma Xiaomi ha promesso che questa funzionalità arriverà sui suoi dispositivi con il prossimo aggiornamento della MIUI. Per sfruttare al meglio tutto il display consiglio fin da subito di attivare le gestures a schermo intero, ci si abitua velocemente e sono probabilmente le migliori del mondo Android.

Uno degli aspetti che apprezziamo maggiormente dell’ultima MIUI è poi il tema scuro, che permette un risparmio energetico non indifferente nei dispositivi con pannello Super AMOLED, ma allo stesso tempo ci sono dei problemi di visualizzazione con alcune notifiche (per esempio con l’app eBay).

Fotocamera

Il comparto fotografico del Mi 9 SE prevede sempre 3 fotocamere sul retro ed una frontale. Troviamo:

  • un sensore principale da 48 megapixel f/1.75
  • un sensore ultra-grandangolare da 13 megapixel f/2.4
  • un sensore zoom da 8 megapixel sempre f/2.4
  • un sensore per i selfie da 20 megapixel f/2

I risultati in generale sono ottimi, soprattutto con la fotocamera principale. Gli scatti infatti sono belli e dettagliati, anche se un po’ carichi a livello cromatico. I 48 megapixel sono sfruttati con l’ormai celebre pixel-binning, producendo quindi scatti da 12 megapixel molto definiti. Di giorno non ci sono grossi problemi, con foto sempre soddisfacenti, con degli scatti macro davvero sorprendenti.

Di notte ci sono dei problemi maggiori, soprattutto a causa dell’assenza della stabilizzazione, ma Xiaomi lavora molto bene con la riduzione del rumore e siamo sempre ben oltre la sufficienza. C’è inoltre una modalità notturna che migliora davvero molto gli scatti con poca luce, non siamo al livello della Google Camera ma comunque riesce a regalare ottimi scatti anche con pochissima luce.

Discorso diverso con il sensore grandangolare, decisamente meno definito e più buio: utilizzabile con soddisfazione solo di giorno e va bene più che altro per un utilizzo sui social, perché appena facciamo un po’ di zoom notiamo una mancanza di dettagli abbastanza evidente. Inoltre c’è anche una differenza piuttosto evidente nella resa cromatica rispetto al sensore principale, che risulta un po’ più bilanciato.

Il sensore zoom invece è piuttosto deludente, con risultati spesso sovraesposti e con colori più slavati rispetto agli altri due sensori.

I ritratti sono piuttosto nella media, con uno scontorno non sempre preciso ma con il bokeh che può essere regolato anche dopo lo scatto. I selfie invece ci sono piaciuti, ottima la definizione ma presentano dei colori un po’ spenti, al contrario della fotocamera posteriore.

I video arrivano alla risoluzione massima di 4K a 30fps, molto nitidi e con un buon audio, piacevoli se non fosse per l’assenza della stabilizzazione ottica. C’è la stabilizzazione digitale via software, che funziona anche molto bene, ma si attiva solo a risoluzione massima Full HD 1080p.

Conclusioni

Tiriamo ora le somme su questo Xiaomi Mi 9 SE: è la rivincita dei piccoli, uno smartphone che strizza l’occhio a tutti quelli che sentono la mancanza di dimensioni umane in un mondo inspiegabilmente dominato dai padelloni.

Quando l’abbiamo toccato con mano per la prima volta durante il MWC c’è stata subito la sensazione di un prodotto ben realizzato, ma avevamo comunque paura di ritrovarci davanti ad una versione troppo castrata del modello più grande, come è successo in passato con i vari modelli Lite e Mini.

Questo non è il caso, i tagli sono stati minimi ma il guadagno in temini di maneggevolezza è invece notevole. Ci sono ovviamente delle rinunce, che giustificano il prezzo da medio di gamma, penso per esempio all’assenza di qualsiasi impermeabilità o della ricarica wireless, ma sono quelle giuste, quelle che avremmo scelto noi, probabilmente quelli che avrebbero scelto tutti, che non vanno a minare l’esperienza generale di utilizzo.

Nell’utilizzo poi in tanti aspetti è paragonabile ad un vero top di gamma, come nel display e nella fotocamera, che vanno oltre il prezzo di 319 euro attuali su GrossoShop.

Insomma avrete capito che lo Xiaomi Mi 9 SE ci è piaciuto, uno smartphone che in poche parole bada al sodo.