Recensione Oppo Reno Z – Dopo aver definito dei veri e propri gioiellini i portabandiera 2019 di casa OPPO, Reno e Reno 10x zoom, abbiamo l’occasione di provare il fratello più economico: Oppo Reno Z. Analizzando velocemente la scheda tecnica risaltano subito dei possibili pro e contro di questo smartphone ma, nella pratica, sa sorprendere. Vi diciamo tutto in questa nostra recensione.

Design & Ergonomia

Il design di Oppo Reno Z è molto aggraziato: curvilineo sia sui bordi che sul retro dove una leggera bombatura aiuta a migliorare l’impugnatura. Misura 157,3 mm di altezza, 74,9 mm di larghezza e 9,1 mm di spessore e ha un peso di 186 grammi, dimensioni tutto sommato buone se consideriamo l’ampio display di cui è dotato da 6,4 pollici (risoluzione 2340 x 1080 di tipo AMOLED), un pannello molto luminoso con colori accesi e ben visibile anche sotto la diretta luce del sole. Per tutti questi aspetti possiamo indubbiamente dire che uno dei suoi pro è di fatto l’ergonomia: pratico e semplice da usare con una mano, sia al chiuso che all’aperto.

Nella parte superiore lo schermo è interrotto da un notch a goccia, quindi di piccole dimensioni e che per questo motivo non risulta invadente o fastidioso nel lungo periodo. Al suo interno c’è la fotocamera frontale da 32 megapixel di cui parleremo più avanti.

Sotto lo schermo invece è stato posizionato un lettore di impronte digitali: comodo, grazie alle dimensioni del device, ma non propriamente fulmineo nello sblocco.

I bordi sottili della cornice, i materiali di pregio ovvero vetro (sul fronte e sul retro) e metallo sul frame, le fotocamere a filo con la scocca posteriore e la particolare colorazione del retro completano il pacchetto rendendo piacevole da vedere e da toccare questo smartphone.

Funzionalità

Il software di Oppo Reno Z è la ColorOS 6.0 basata su Android 9.0 Pie. Questa personalizzazione grafica la conosciamo già molto bene e finché non verrà completamente rivista non possiamo non sottolineare la sua tendenza a “scimmiottare” iOS di iPhone. Sono diverse le similitudini anche se con gli ultimi aggiornamenti il brand cinese sembra provare a metterci del suo.

Non ci è proprio andata giù l’impossibilità di nascondere/archiviare le notifiche semplicemente facendo uno swipe orizzontale, essendo richiesta un’azione ulteriore fra le opzioni che compaiono, capiamo però che può essere soggettivo.

Dal punto di vista multimediale è un buon prodotto, a conferma delle belle parole che abbiamo speso per il display, tuttavia lato audio si poteva fare di più. L’altoparlante (a due vie) non ha un suono particolarmente profondo e privilegiando medi e alti, molto buona invece la capsula auricolare per le chiamate. La vibrazione invece è corposa con un ottimo feedback.

In tema di privacy e sicurezza, oltre a configurare il sensore di impronte sotto al display, è possibile attivare anche il riconoscimento del volto che ovviamente è solo 2D quindi non totalmente sicuro. A livello di navigazione del sistema invece è possibile attivare le gesture in stile iOS oppure in stile Android Stock, oltre ai classici pulsanti di navigazione di cui si può gestire l’ordinamento dei pulsanti.

Il pacchetto software si completa ancor di più con la presenza di:

  • Clona App: per avere più istanze di una applicazione (sembra funzionare principalmente solo con i social come Facebook, Instagram, WhatsApp, Messenger e Telegram);
  • Spazio gioco: un’area dedicata al gaming che racchiude i giochi e ottimizza le performance.

Prestazioni

Siamo sinceri: di primo acchito la scheda tecnica di Oppo Reno Z non ci ha creato grosse aspettative, tuttavia siamo di fronte ad uno di quei casi dove la pratica soppianta la teoria. Il processore è infatti un Mediatek Helio P90 con GPU 9XM-HP8 affiancato da 4 GB di memoria RAM e 128 GB di memoria interna.

Nel complesso è uno smartphone che gira egregiamente e offre una piacevole esperienza d’utilizzo. L’apertura e la chiusura delle app è sufficientemente veloce così come il passaggio tra le varie schermate; siamo lontani dalla iper-velocità degli smartphone OnePlus e dalle animazioni “burrose” dei Google Pixel, ma per il prezzo a cui viene venduto questa accoppiata hardware e software ci ha convinto. Anche nei giochi più onerosi, come potrebbe essere Pokémon Go, l’esperienza d’uso non presenta lacune o problemi.

Il software risulta quindi ottimizzato per l’hardware a disposizione e questo si vede anche dal punto di vista dei consumi.

Niente da segnalare invece riguardo connettività e parte telefonica dove si comporta egregiamente ed è esente da problemi.

Fotocamera

La principale fotocamera di Oppo Reno Z è composta dal modulo IMX586 presente su numerosi smartphone anche di fascia più alta. Il primo sensore è da 48 megapixel (con interpolazione a 12 megapixel) con apertura f/1.7 e pixel grandi 1.6μm, il secondo sensore invece è da 5 megapixel e misura la profondità di campo al fine di migliorare gli scatti nell’elaborazione. La fotocamera frontale invece è da 32 megapixel con apertura f/2.0. Pur essendoci a livello software una scorciatoia per fare uno zoom 2x è un peccato che non disponga di un sensore grandangolare o di un teleobiettivo ottico.

A livello software è presente una funzionalità che sfrutta l’intelligenza artificiale così da riconoscere le scene e migliorare lo scatto di conseguenza, l’HDR e la modalità Ultra Night Mode 2.0 per scatti più luminosi anche in scarse condizioni di luce.

I risultati sono molto interessanti: di giorno gli scatti sono di alta qualità con solo un po’ di difficoltà nel gestire i forti contrasti, di notte il rumore non è eccessivo e le luci vengono ben gestite, con risultati ancor più soddisfacenti con la modalità notte. Molto buone anche le macro, migliorabili invece i selfie (ma magari si può correggere qualcosa lato software essendoci un buon sensore a livello hardware).

Discreti i video dove la stabilizzazione elettronica fa il suo. Può registrare fino alla risoluzione di 1080p a 60 fps e 4K a 30 fps ma senza stabilizzazione.

Batteria & Autonomia

L’autonomia è indubbiamente il punto di forza più interessante di Oppo Reno Z, e che più ci ha sorpreso. La batteria da 4035 mAh in co-operazione con un processore poco drenante permette di fare senza alcun tipo di problema due giorni intensi di utilizzo. Difficile quantificare le ore di display acceso, la personalizzazione software non mostra questo dato, tuttavia possiamo stimare circa 8 ore di utilizzo attivo su due giorni.

Da segnalare la presenza della tecnologia VOOC Flash Charge 3.0 per ricaricare rapidamente la batteria di Oppo Reno Z.

In conclusione

Nel complesso Oppo Reno Z è uno smartphone che sorprende in positivo: non ha caratteristiche tecniche di particolare spicco ma offre un’esperienza d’uso appagante e completa. Le prestazioni e l’autonomia non mancano, il software fa il suo e così come per i fratelli maggiori la qualità costruttiva è impeccabile.

L’unica nota che stona di più è probabilmente il prezzo: 349 Euro. Una cifra che lo posiziona in diretta competizione con dei pezzi da novanta (in parte anche con il fratello Oppo Reno), sia nuovi che non ma che beneficiano della svalutazione di prezzo, soprattutto online. Svalutazione che difficilmente, per ora, si è vista invece per gli smartphone Oppo.

È uno smartphone che consigliamo, una volta che sarà sceso sotto i 300 Euro, a chi cerca autonomia a lunga durata senza troppe rinunce su prestazioni e costruzione.

Pagella

8.0
Design
8.0
Funzionalità
8.0
Prestazioni
7.8
Fotocamera
9.2
Batteria
8.0