Tra i tanti produttori del mondo della tecnologia che hanno deciso di spingere la diffusione della connettività 5G troviamo senza dubbio Qualcomm, che con il suo attuale processore top di gamma, ossia il Qualcomm Snapdragon 865, ha praticamente obbligato i vari OEM ad apportare delle modifiche ai propri smartphone anche se non desiderano supportare questa connettività.

In sostanza, i produttori che hanno deciso di usare il chip Qualcomm Snapdragon 865 si sono trovati a dover aumentare le dimensioni, i costi e la complessità dei propri smartphone e ciò anche se le reti 5G nella maggior parte dei mercati non sono ancora pronte.

E questa situazione è ancora più curiosa se si considera che alcuni produttori hanno deciso di disabilitare il supporto alla connettività 5G, in quanto in molti Paesi non funziona, come nel caso di iQoo 3, che in India viene venduto in variante 4G.

Disabilitare il 5G su Qualcomm Snapdragon 865 ha dei costi

Disabilitare la connettività 5G è un’operazione che non solo comporta dei costi aggiuntivi ma che addirittura rende inutili i compromessi a cui è dovuta sottostare Qualcomm a livello di design e prestazioni per integrare questa tecnologia.

Qualcomm Snapdragon 865

Nel caso dello Snapdragon 865, infatti, si è scelto di sfruttare un modem esterno, il Qualcomm Snapdragon X55, con conseguente aumenti del calore generato e del consumo di energia. Tutto inutile se poi si disabilita il 5G. Forse questo aspetto avrebbe potuto essere valutato con maggiore attenzione.