La commissione sudcoreana per la correttezza nel commercio ha deciso di multare Qualcomm per abuso di posizione dominante sul mercato. L’importo della multa non è propriamente basso, tanto che sembra Qualcomm possa fare ricorso per cercare quantomeno di abbassarlo.

La Commissione sostiene che il produttore californiano abbia abusato della propria posizione dominante sul mercato per costringere i fabbricanti di smartphone e tablet a pagare diritti di licenza non necessari su alcuni processori. La compagnia statunitense avrebbe inoltre ostacolato la libera concorrenza rifiutandosi di concedere o limitando la concessione dei propri brevetti standard essenziali ai propri concorrenti.

The Korea Fair Trade Commission said Qualcomm abused its dominant market position and forced handset makers to pay royalties for an unnecessarily broad set of patents as part of sales of its modem chips.

The U.S. firm also hindered competition by refusing or limiting licensing of its standard essential patents for modem chips to rival chipmakers, the regulator said.

Qualcomm non è nuova a situazioni simili, visto che già nel 2015 aveva dovuto sborsare 975 milioni di dollari alla Cina in seguito alle indagini, mentre in Europa era sta aperta un’inchiesta. Inoltre sono in atto anche negli Stati Uniti e a Taiwan procedimenti simili, che, se avranno lo stesso esito, potrebbero rivelarsi fardelli piuttosto pesanti per la compagnia, visto che, se la multa coreana dovesse essere confermata, dovrà sostenere un esborso di 854 milioni di dollari.

Inoltre, questa situazione permetterà a Samsung e LG di risparmiare un trilione di won, circa 850 milioni di dollari, ogni anno, ma questo comunque non dovrebbe influenzare i prezzi di vendita degli smartphone.