Pur producendo chipset di altissima qualità che primeggiano spesso e volentieri rispetto alle soluzioni della concorrenza, le soluzioni di Qualcomm non vengono adottate sui Chromebook, dove troviamo quasi esclusivamente chipset Intel, affiancati da soluzioni di altri produttori.

Perché dunque Google e i produttori di terze parti preferiscono non utilizzare l’enorme potenza messa loro a disposizione da parte di chipset come lo Snapdragon 821? A spiegarci i motivi di questa scelta ci pensano Micah CatlinOlof Johansson, due ex Googler che tramite un post su Google + ci chiariscono la situazione.

Qualcomm ha la cattiva abitudine di non rendere pubblici i sorgenti dei propri driver che permettono di ottenere una versione stabile del sistema operativo. La politica di costante aggiornamento dei Chromebook si scontra con quella di Qualcomm che tende a utilizzare una filosofia ship it and forget it. In pratica il chipmaker californiano non aggiorna i driver dei propri chipset e molto spesso impedisce a smartphone con enormi potenzialità di utilizzare una nuova versione di Android proprio per la mancanza dei driver necessari.

A meno di clamorose novità dunque, non vedremo molto presto un Chromebook dotato di un qualsiasi chipset Qualcomm mentre, ad esempio, MediaTek ha debuttato quest’estate con un chipset MT8173C su Acer R13.