E alla fine è arrivato il momento in cui anche OnePlus ha sposato l’idea del doppio top di gamma. L’era del flagship killer, lo smartphone capace di sbaragliare la concorrenza pareggiando l’offerta con prezzi inferiori, non si è chiusa. Si è evoluta, sdoppiandosi: i numeri alla voce prezzo non sono più confrontabili con quelli di OnePlus One o anche di OnePlus 3, ma va detto che a Shenzhen quell’azienda lì non esiste più.

Al suo posto ce n’è una ben più attenta alle esigenze del cliente, soprattutto nella fase successiva all’acquisto. Adesso OnePlus compie un altro passo, quello di raddoppiare l’offerta con l’obiettivo di mettere d’accordo tutti: da un lato OnePlus 7 aggiorna il progetto OnePlus 6T ricalcandone il prezzo d’attacco e tagliando quello della variante da 8 GB di RAM e 256 GB di memoria interna, dall’altro OnePlus 7 Pro guarda dritti negli occhi i “top” da mille e passa euro forte di un prezzo che, volendo esagerare, non può superare di molto gli 800 euro nonostante i 12 roboanti gigabyte di RAM, nuovo record del settore.

In quanto a contenuti tecnici, del resto, OnePlus 7 Pro non soffre particolari complessi di inferiorità. Può la mancanza della ricarica wireless offuscare un quadro di assoluto livello? La risposta spetta a voi, nei commenti, e al mercato, nei numeri. Noi ci limitiamo a sciorinare i punti di forza di OnePlus 7 Pro e di OnePlus 7, i nuovi top di gamma di Carl Pei e soci.

Caratteristiche tecniche di OnePlus 7 Pro

I progettisti, probabilmente, davanti al più classico dei fogli bianchi hanno cerchiato i punti deboli imputati agli ultimi smartphone di OnePlus dall’utenza: le capacità fotografiche e, in misura minore, il display. Il resto è arrivato di conseguenza per delineare i tratti tecnici e funzionali di OnePlus 7 Pro.

Lo smartphone può vantare tre fotocamere posteriori: un sensore, il principale, Sony IMX586 da 48 megapixel con Pixel Binning, stabilizzazione sia ottica che elettronica e apertura focale f/1.6, un teleobiettivo da 8 megapixel stabilizzato otticamente con zoom 3x, apertura focale f/2.4 e lunghezza focale equivalente di 78 mm, e infine un sensore grandangolare da 117 gradi e 16 megapixel, con apertura focale f/2.2; la registrazione video può avvenire al massimo in 4K a 60 fps oppure in Super Slow Motion a 1080p/240 fps o in alternativa a 720p/480 fps. OnePlus ha migliorato la modalità notturna e continua a servirsi dell’intelligenza artificiale per il riconoscimento delle scene, elementi che hanno contribuito all’impressionante giudizio di DxO Mark: 111 punti. La fotocamera frontale Sony IMX471 da 16 megapixel con EIS ed apertura focale f/2.0 è protetta da un vetro zaffiro ed è provvista di un meccanismo a scorrimento motorizzato testato per oltre 300.000 movimenti, cioè 150 aperture e chiusure quotidiane per più di 5 anni.

Per il display di OnePlus 7 Pro l’azienda non è scesa a compromessi. Si tratta di un’unità curva da 6,67 pollici 19,5:9 Fluid AMOLED HDR10+ con risoluzione QHD+ (3120 x 1440 pixel) e 516 pixel per pollice, che ospita un lettore di impronte digitali Screen Unlock di nuova generazione. La vera novità rispetto al passato riguarda però la frequenza di aggiornamento di 90 Hz, ossia uno schermo capace di aggiornarsi 90 volte al secondo per offrire un’esperienza il più possibile fluida e rapida durante i giochi e nella fruizione dei video. Chi teme ripercussioni importanti sulla batteria può stare tranquillo: il cliente può bloccarlo anche a 60 Hz, oppure affidarne la gestione all’intelligenza dello smartphone. Il pannello è già transitato dagli esperti di DisplayMate ottenendo la valutazione A+, la stessa di un riferimento assoluto del calibro di Samsung Galaxy S10.

All’interno della scocca king-size da 162,6 x 75,9 x 8,8 mm e 206 grammi di peso c’è il solito tripudio di potenza e componenti di prim’ordine. OnePlus 7 Pro beneficia del SoC Qualcomm Snapdragon 855, octa core a 7 nm da 2,84 GHz di picco con GPU Adreno 640 e con un sistema di raffreddamento a liquido a 10 strati, di memorie RAM LPDDR4X da 6 fino a 12 GB affiancate da memorie UFS 3.0 2-LANE offerte nei tagli da 128 e 256 GB che per la prima volta debuttano su uno smartphone: un piccolo “trucco” per fare di OnePlus 7 Pro uno degli smartphone più scattanti reperibili sul mercato.

Decisamente nutrito il comparto relativo alla connettività fatta eccezione per l’ingresso per il jack audio da 3,5 mm, la cui assenza è oramai una triste certezza. OnePlus 7 Pro, che può ospitare due nano SIM, dispone di un modulo radio LTE di categoria 18 (fino a 1,2 Gbps in download), Wi-Fi a/b/g/n/ac 2,4/5 GHz, Bluetooth 5.0, NFC, GPS Dual Band, GLONASS, Beidou, Galileo. Da segnalare poi lo speaker stereo con equalizzazione Dolby Atmos ed il rinnovato motore per la vibrazione aptica a 10 assi. La variante OnePlus 7 Pro 5G sarà lanciato esclusivamente in Gran Bretagna ed in Finlandia.

Tramite la porta USB-C 3.1 si può rifocillare la batteria da 4.000 mAh che deve fare a meno della ricarica wireless ma può godere della tecnologia di ricarica rapida denominata Warp Charge 30: grazie ai suoi 30 watt di potenza (5 volt e 6 ampere) riesce a ripristinare il 50% della carica in appena 20 minuti, e riesce ad offrire prestazioni migliori rispetto ai sistemi della concorrenza anche nei frangenti in cui lo smartphone viene messo sotto torchio durante la ricarica. OnePlus nel corso dell’evento di Londra ha citato Samsung Galaxy S10+ mostrando un netto vantaggio del suo nuovo top di gamma nella ricarica durante l’utilizzo gaming.

Caratteristiche tecniche di OnePlus 7

OnePlus 7 mutua da OnePlus 7 Pro buona parte delle peculiarità in una scocca apprezzabilmente più compatta: 157,7 x 74,8 x 8,2 mm e 182 grammi di peso. Il top di gamma “minore” non rinuncia allo Snapdragon 855, alla fotocamera principale Sony IMX586 da 48 megapixel con OIS ed EIS, alla ricarica rapida Warp Charge 20 che rifornisce di energia una batteria da 3.700 mAh, agli altoparlanti stereo con Dolby Atmos, al lettore di impronte Screen Unlock sotto il display Optic AMOLED da 6,41 pollici che deve accontentarsi di 60 Hz e di una risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel).

Le assenze che OnePlus 7 palesa nei confronti di OnePlus 7 Pro riguardano il taglio da 12 GB di RAM, la fotocamera grandangolare ed il teleobiettivo senza dimenticare la macro differenza che riguarda la fotocamera anteriore priva del meccanismo a scorrimento e quindi inserita in un notch a goccia simile a quello di OnePlus 6T.

Design e funzionalità di OnePlus 7 Pro e OnePlus 7

Entrambi gli smartphone non si discostano parecchio dal design che OnePlus ha concepito inizialmente e poi evoluto nel corso degli anni. Anche i materiali sono quelli dei progetti più recenti: telaio in metallo, sul quale non può mancare e non manca il selettore fisico per le modalità d’uso, chiuso a sandwich dal vetro posteriore e da quello anteriore, un Gorilla Glass 5 di Corning piatto su OnePlus 7 e curvato ai bordi su OnePlus 7 Pro.

Distinguere ad un primo sguardo OnePlus 6T da OnePlus 7 è quasi impossibile, mentre riconoscere un OnePlus 7 Pro è più semplice se non altro per la mancanza del notch, che ha consentito di ottenere una superficie frontale “attiva” maggiore rispetto al passato (sul Pro il 93% è occupato dal display), e per la presenza di una fotocamera in più sulla superficie posteriore. Tanto OnePlus 7 Pro quanto OnePlus 7 sono resistenti all’ingresso di liquidi nonostante l’assenza di una certificazione IP.

All’impegno profuso da OnePlus sull’hardware fotografico è corrisposto uno sforzo per migliorare di pari passo il software che lo gestisce: nasce così l’algoritmo UltraShot che promette maggiori dettagli, immagini nitide e un ampio range dinamico con colori più naturali. La “magia” viene realizzata dall’accoppiata tra HDR+ e Super Resolution, un sistema quest’ultimo che estrae le informazioni chiave da più di uno scatto dello stesso scenario e le combina per ottenere una foto migliore.

OnePlus ha evoluto lo Screen Unlock capace ora di liberare l’accesso allo smartphone in 0,21 secondi grazie ad una nuova lente a tre elementi, ad un sensore più largo e a nuovi algoritmi che permettono di ottenere un riconoscimento più rapido e preciso allo stesso tempo. RAM Boost invece apprende le abitudini di utilizzo e gestisce in modo intelligente la RAM inoccupata mantenendo un occhio di riguardo per le app più voraci come i giochi. Secondo l’azienda, RAM Boost permette di abbattere i tempi di avvio delle app e di tenerne in background un numero maggiore.

Con la modalità Screen Recorder si possono registrare i contenuti in riproduzione, scegliere la sorgente sonora e utilizzare il microfono dello smartphone per commentare la registrazione in tempo reale. Richiamando la Zen Mode invece si limita per 20 minuti l’attività dello smartphone all’invio e alla ricezione di chiamate di emergenza e all’utilizzo delle fotocamere. Alla scadenza del timer il telefono torna automaticamente alla configurazione precedente.

La Night Mode 2.0 per i display Fluid AMOLED non si limita a filtrare le tonalità blu che affaticherebbero la vista, ma riesce a portare la luminosità dello schermo fino ad un valore minimo di 0,27 nit per infastidire il meno possibile anche negli ambienti totalmente bui. La Gaming Mode è stata rivista con la collaborazione di Fnatic.

Software di OnePlus 7 Pro e OnePlus 7

A gestire ogni operazione comandata dall’utente è posta, com’era prevedibile, la personalizzazione di Android a marchio OnePlus, la OxygenOS 9.5, ottimizzata per tirar fuori il massimo dall’hardware a disposizione in termini di velocità e piacevolezza d’uso. Del resto la filosofia che negli anni ha guidato la Casa non lascia margine alle interpretazioni: Fast and Smooth.

Sia OnePlus 7 Pro che OnePlus 7 vengono forniti con Android 9 Pie, ma da subito OnePlus mette a disposizione dei due concentrati tecnologici la Developer Preview di Android Q e possiamo scommettere che entrambi saranno tra i primi dispositivi ad essere aggiornati alla versione stabile nel momento in cui diverrà disponibile. Comunque l’azienda ha promesso due anni di aggiornamenti firmware e tre anni di patch di sicurezza.

Prezzi e uscita di OnePlus 7 Pro e OnePlus 7

OnePlus 7 Pro sarà in vendita da martedì 21 maggio, ma sarà possibile acquistarne uno in anteprima nei pop-up store che saranno allestiti dal 16 maggio in 21 città europee. Uno di questi sarà a Roma, in via di Torre Argentina 72, sabato 18 maggio dalle ore 12 alle ore 17. OnePlus ha pensato anche a coloro che non potessero partecipare: per questa ragione il 15 maggio darà il via ad una prevendita con consegna entro il 22 maggio.

Tre le colorazioni previste per OnePlus 7 Pro, Mirror Gray, Nebula Blue e Almond, legate alla configurazione scelta. Per avere un OnePlus 7 Pro bisogna mettere nel conto almeno 709 euro per la variante da 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, disponibile nella sola colorazione Mirror Grey; quella da 8-256 GB richiede 759 euro e dà diritto a scegliere tra tutte le colorazioni tenendo però presente che la Almond non arriverà prima di giugno; per la variante meglio attrezzata da 12 GB di RAM e 256 GB di memoria interna invece sono richiesti 829 euro, e l’unica opzione cromatica è il Nebula Blue.

OnePlus 7 invece sarà disponibile a partire da giugno nell’unica colorazione Mirror Grey. Due le varianti: 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna per 559 euro mentre ne occorrono 609 euro per quella con 8 GB di RAM e 256 GB di memoria interna.

OnePlus 7 Pro 5G, come detto, arriverà solamente in Gran Bretagna e Finlandia, almeno per il momento, a prezzi e configurazioni che saranno resi noti nelle prossime settimane.