Uno dei limiti più grandi degli smartwatch è sicuramente la dimensione dei loro display, che ne va a minare inesorabilmente l’usabilità. Questo non significa che non sia possibile utilizzarli, visto che le gesture basilari e i tocchi vengono recepiti senza alcun problema, ma quando è necessario compiere operazioni più complesse iniziano le difficoltà.

Per ovviare al problema un gruppo di ricercatori sta lavorando al sistema SkinTrack che combina l’utilizzo di sensori posizionati all’interno dello smartwatch con uno speciale anello indossato sulla mano che controlla lo smartwatch. L’anello emetterà dei segnali ad alta frequenza, non pericolosi per la salute, attraverso la punta delle dita e lo smartwatch sarà in grado di riconoscere i movimenti delle dita permettendo così una nuova gamma di controlli.

SkinTrackSampleSkinTrack aprirebbe quindi la strada ad una nuova serie di funzionalità, prima fra tutte quella della tastiera che sugli smartwatch è difficilmente utilizzabile, anche se ci sono alcune interessanti soluzioni. Potrebbe essere possibile scrivere sul braccio utilizzando il proprio dito come penna e la pelle come se fosse un foglio di carta virtuale.

Anche le gesture più tradizionali, come lo scorrimento, l’ingrandimento/riduzione di una immagine, sarebbero certamente più semplici se eseguiti sul dorso della mano piuttosto che sul piccolo display di uno smartwatch. SkinTrack funziona anche attraverso gli abiti il che rende questa tecnologia utilizzabile in ogni stagione ma, come tutte le novità, presenta un punto debole, dato in questo caso dall’elevato consumo energetico.

Si tratta comunque di un ottimo punto di partenza sul quale altri sviluppatori potranno lavorare per portare una soluzione valida sotto tutti i punti di vista ed aumentare l’interesse per gli smartwatch, ancora relegati ad una piccola nicchia del mercato.

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