È arrivata la seconda proposta di esecuzione (vedi Fonte) sull’abolizione del roaming in Europa: la Commissione europea ha previsto che non ci sarà nessun limite di tempo per l’utilizzo della propria tariffa nazionale in tutti i Paesi dell’UE.

La prima proposta è stata oggetto di critiche per l’ipotesi che il roaming free avesse un limite massimo di 90 giorni l’anno – e per periodi di massimo 30 giorni consecutivi -, critiche che hanno portato il presidente Juncker a chiedere di riformulare il testo. Oggi la Commissione ha tracciato il nuovo percorso da seguire: non ci saranno limiti di giorni al roaming gratuito e ci penserà il principio di residenza o di collegamento stabile a salvaguardare gli operatori da potenziali abusi.

La Commissione precisa che il roaming gratuito in Europa è per i viaggiatori, motivo per cui gli operatori saranno in grado di controllare le condizioni di utilizzo per evitare abusi. Esempio di abuso del roaming free è l’utilizzo in modo permanente di una SIM svizzera in Italia, a meno che non si dimostri, in virtù del principio di collegamento stabile, di essere un lavoratore transfrontaliero. Gli operatori potranno utilizzare anche i criteri indicati dalla proposta per evidenziare un abuso:

  • traffico nazionale insignificante rispetto al traffico in roaming;
  • sottoscrizione e utilizzo di più carte SIM in roaming da parte dello stesso utente;
  • lunga inattività di una carta SIM, associata ad un utilizzo prevalente, se non esclusivo, in roaming.

Entro il 15 dicembre la proposta potrebbe diventare definitiva, sentiti i pareri del BEREC (Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche), degli Stati membri e di tutte le parti interessanti. Soddisfatti di questo cambio di rotta?