Risale al 2013 il lancio da parte dell’azienda russa Yota Devices del primo smartphone con doppio schermo: stiamo parlando di YotaPhone, telefono che ha subito stuzzicato la curiosità di appassionati e addetti ai lavori.

Lo YotaPhone originale presentava uno schermo a colori su un lato e uno con tecnologia e-Ink sull’altro e l’anno successivo è stato affiancato dalla seconda generazione, caratterizzata da un design più curato e caratteristiche migliori.

Le cose, tuttavia, per Yota Devices non sono andate bene e gran parte delle quote della società è stata acquisita da un’azienda con sede ad Hong Kong, che non pare essere riuscita a risollevare le sorti del brand.

Nell’estate del 2017 è stato lanciato YotaPhone 3, smartphone che è rimasto un’esclusiva della Cina e che potrebbe rappresentare l’ultimo modello di questo marchio.

Yota Devices, infatti, ha dichiarato bancarotta e il patrimonio della società sarà liquidato. Pare che la società che ha fornito i display per i primi due modelli di YotaPhone abbia intentato una causa sostenendo che i dispositivi Yota non sono riusciti a rispettare l’ordine minimo dopo che è stata annullata la prevista espansione sul mercato statunitense.

Yota Device avrebbe quindi pagato 17 milioni di dollari come risarcimento e di fronte alla richiesta di un altro milione di dollari non sarebbe stata in grado di pagare. Da qui la richiesta della procedura di bancarotta.