Vendere dispositivi preconfigurati in grado di garantire l’accesso a contenuti pirata è illegale, secondo un verdetto emesso oggi dalla Corte di Giustizia Europea. La sentenza va a colpire in particolar modo tutti quei rivenditori che offrono media player dotati di Kodi, una delle migliori applicazioni in fatto di media center, con l’aggiunta di plugin che permettono di effettuare lo streaming di contenuti protetti.
Sia chiaro dunque che la sentenza non ha nulla a che vedere con Kodi, un’applicazione perfettamente legale e che potrete dunque continuare a utilizzare. Il caso è nato da una segnalazione di BREIN, un gruppo anti-pirateria olandese che coinvolge principalmente il rivenditore olandese Filmspeler.nl.
Quest’ultimo vendeva media player, con Android e con altri sistemi operativi, nei quali era installato il media center Kodi con tutti i plugin necessari per accedere, senza bisogno di ulteriori configurazioni, a siti che trasmettevano in streaming contenuti protetti da copyright.
Ovviamente la decisione non riguarda solamente Kodi ma qualsiasi sistema possa essere utilizzato per accedere in maniera illegale a contenuti protetti. Nella sentenza sono contenute anche le cinque condizioni da soddisfare per consentire l’atto di riproduzione di materiale protetto:
- quando l’atto è temporaneo;
- quando è transitorio o accidentale;
- quanto è parte integrante ed essenziale di un processo tecnologico;
- quando il solo scopo di tale processo è quello di consentire una trasmissione in Rete tra terze parti da parte di un intermediario o dal possessore dei diritti;
- quando l’atto non ha alcun significato economico indipendente.
Sono quindi esclusi tutti i contenuti ottenuti in streaming senza che siano stati acquisiti i diritti di fruizione ed è da considerarsi illegale la trasmissione di contenuti protetti da diritti d’autore. Il caso specifico sarà ora rimandato alla giustizia olandese ma la decisione della Corte di Giustizia Europea stabilisce un precedente che potrà essere utilizzato nelle cause ancora aperte.