La cosa era stata evidente fin dalla presentazione dei nuovi dispositivi Nexus. L’Italia è stata pesantemente penalizzata dalla politica dei prezzi adottata da Google, che a quanto pare tende a calcare la mano con il Belpaese. Se ne sono accorti anche oltreoceano, tanto che RootJunky ha dedicato un articolo alle strane politiche dei prezzi utilizzate nei vari Paesi.

Il sito ha raccolto le informazioni su alcuni degli smartphone più venduti sul mercato, come Huawei Nexus 6P, iPhone 6S, Samsung Galaxy S6 Edge e OnePlus 2. Come riferimento sono stati presi i prezzi validi per il mercato statunitense ed è stata eseguita una comparazione con altri 7 mercati: Regno Unito, Italia, Nuova Zelanda, Canada, Australia, Giappone e India.

È emerso, come molti già sospettavano, che l’Italia è il paese più penalizzato dal cambio e dai prezzi imposti dai produttori. C’è da ricordare che stiamo parlando di prezzi di listino, anche se sappiamo benissimo che lo street price scende molto velocemente per alcuni prodotti e permette di risparmiare qualcosa già dopo poche settimane.

Ovviamente l’analisi non è fatta da un analista economico e non tiene conto del fatto che, ad esempio, nel nostro Paese l’IVA è unica mentre, ad esempio, negli Stati Uniti ogni stato ha una propria aliquota che va aggiunta al prezzo che vediamo normalmente. A questo punto se andiamo ad aggiungere le tasse agli smartphone venduti negli Stati Uniti noteremo che il prezzo sarà molto più simile a quello degli altri paesi. Si tratta quindi di un’analisi da prendere con le pinze anche se un minimo di verità c’è e vede l’Italia penalizzata economicamente rispetto ad altri paesi.

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