Con la crescita della memoria interna disponibile nei nuovi smartphone cresce anche il numero di applicazioni installate dagli utenti. Se fino a poco tempo fa la gente utilizzava smartphone con pochi GB di memoria, ormai il talio medio è superiore ai 16GB che permettono maggiore libertà nell’installazione di applicazioni, che però il più delle volte restano inutilizzate.

Secondo una ricerca condotta su un migliaio di utenti, il 25% delle applicazioni vengono rimosse dopo essere state utilizzate una sola volta e il 75% degli utenti smette di utilizzare un’applicazione entro tre mesi. Eppure il 92% degli utenti intervistati prevede di installare un numero ancora maggiore di applicazioni sui propri dispositivi o di mantenere almeno il numero attuale.

Il 61% degli utenti che prevedono di installare un maggior numero di applicazioni crede di riuscire a beneficiare di un maggior controllo sulla propria vita digitale. Molti degli utenti vorrebbero che le loro applicazioni preferite si avviassero sempre mostrando le ultime informazioni visualizzate e che eseguissero velocemente le funzioni più utilizzate.

Come è emerso anche in altre occasioni, le interazioni sono mediamente molto corte, dedicate principalmente alla consultazione dei social network e delle applicazioni meteo. Meno utilizzati i giochi che richiedono sessioni di uso più lunghe.

L’utilizzo di applicazioni di terze parti potrebbe non piacere troppo a Google, visto che gli utenti ridurrebbero l’utilizzo del browser e di funzioni come Google Search, affidandosi piuttosto ad applicazioni dedicate. Il colosso di Mountain View dovrà quindi cercare un nuovo modo per ottenere tutte quelle informazioni che gli permettono di conoscere le nostre abitudini e personalizzare sempre più i propri servizi.

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