Se pensavate che la tecnologia sonar fosse destinata a situazioni come quelle viste in “La grande fuga dell’Ottobre Rosso“, FingerIO è pronto a dimostrare che può essere applicata anche a situazioni più vicine a noi, addirittura come metodo di input per smartphone e smartwatch.

Sviluppata dall’Università di Washington, FingerIO non richiede nessun hardware aggiuntivo, almeno allo stadio attuale, ma utilizza lo speaker dello smartphone e il doppio microfono per creare un sistema di controllo alternativo che non richieda di toccare in alcun modo lo schermo.

Per i test sono stati utilizzati un comunissimo Galaxy S4 ed uno smartwatch appositamente modificato che sono stati in grado di ottenere una precisione di circa 8 millimetri. Il risultato è sicuramente soddisfacente considerando che sono state utilizzate soluzioni commerciali che non sono certamente state pensate per questo scopo.

fingerio-2-720x720Per migliorare la precisione, oltre che per riuscire ad avere una lettura 3D dell’ambiente circostante, servirebbe un terzo microfono, attualmente non disponibile negli smartphone in commercio. Per evitare di attivare inavvertitamente alcune funzioni, FingerIO si attiva con una particolare sequenza da eseguire ad una distanza prestabilita dallo smartphone.

La tecnologia è ancora in uno stadio prototipale e richiede una elevata quantità di energia, tanto che lo smartphone utilizzato nei test si è scaricato in sole quattro ore ma è interessante il fatto che non si tratti di semplici supposizioni teoriche ma di fatti concreti, come mostra il breve filmato che vi proponiamo.

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