Il 4 luglio il Consiglio di Stato stabilirà se i rimborsi per la pratica della fatturazione a 28 giorni dovranno essere automatici ma, in attesa che ciò avvenga, gli operatori telefonici hanno iniziato a proporre ai propri clienti modalità alternative di ristoro (servizi aggiuntivi, sconti, offerte, ecc.).

Gli utenti sono liberi di decidere se accettarle e rinunciare così al rimborso previsto dalla legge e lo staff di SosTariffe.it ha provato con uno studio a capire quanto siano convenienti le offerte proposte fino a questo momento.

Stando alle simulazioni effettuate, in media i servizi alternativi proposti dagli operatori valgono 52 euro a fronte di un valore medio dell’indennizzo monetario pari a 18 euro.

Tuttavia questi risultati sono quelli relativi alla media ma in alcuni casi concreti preferire una soluzione alternativa all’indennizzo monetario potrebbe essere sconveniente (per esempio, se si ha diritto a un rimborso monetario di 31 euro ma si sceglie un servizio che vale 28 euro, si subisce una perdita di circa il 9,68%).

In pratica, l’effettiva convenienza di un rimborso alternativo (ad oggi sono stati proposti chiamate illimitate, traffico dati, trattamenti in centri benessere, abbonamenti a riviste, buoni sconto, ecc.) va valutata caso per caso.

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