La Brexit si sta rivelando sempre di più come la famigerata “vecchia gatta da pelare”. Nonostante sia ormai chiaro che l’Inghilterra uscirà fuori dall’Unione Europa una volta per tutte (?), numerosi cittadini stanno iniziando a considerare quali novità comporterà nella vita di tutti i giorni.

Infatti, mentre da diversi mesi continuano ad arrivarci notizie che delineano contorni piuttosto sconcertanti per gli abitanti dell’Inghilterra – si parla di un aumento spropositato delle bollette e del costo degli alimenti importati dall’estero -, ci si chiede se torneremo anche a sentir parlare degli odiati costi di roaming per chi viaggia per e fuori l’Inghilterra.

Al momento pare proprio che l’ufficialità della Brexit provocherà dei cambiamenti in tal senso, ed è direttamente il governo britannico a renderlo noto a questo link. Infatti, navigando la pagina a livello del “Mobile data roaming”, c’è scritto chiaramente “free roaming may end” – ovvero il free roaming potrà cessare di esistere.

Il governo stesso, dal 31 ottobre 2019 in poi, consiglia a tutti i cittadini di chiedere maggiori informazioni ai propri operatori telefonici, anche se dichiara a chiare lettere che l’attuazione di una nuova legge proteggerà i viaggiatori dal vedersi addebitati bollette telefoniche al di sopra delle 45 sterline, circa 50 euro, a propria insaputa.

La situazione appare quindi piuttosto confusa – aggettivo adatto a tutta la vicenda della Brexit – con l’operatore 3UK che assicura battaglia per evitare il ripristino delle vecchie tariffe pre-free roaming, mentre gli altri operatori preferiscono ancora non lasciarsi andare a facili promesse.