Tre giorni fa Larry Page scioccava il mondo tecnologico annunciando la nascita di Alphabet, la più grande rivoluzione che ha coinvolto Google, diventata improvvisamente una sussidiaria della neonata società.

Lo scopo principale della nuova società è quello di liberare Google dai tanti progetti satellite che ne rendevano complicata la gestione, come Project Loon e le self-driving car. Qualche “maligno” ha ipotizzato che dietro a questa operazione ci fosse lo zampino della Commissione Europea, che ha da tempo Google nel proprio mirino.

Anche se in principio lo scopo della Commissione Europea era quello di costringere Google a dividersi in più società, la nuova struttura  societaria introdotta con Alphabet rende molto più difficile per l’antitrust rivolgere accuse a Google, visto che molti dei servizi per i quali era “indagata”, sono stati scorporati e rappresentano ora delle realtà a sé stanti. Alcuni esperti in materia legale hanno individuato che le divisioni sono state fatte nei punti sbagliati analizzandole dal punto di vista della Commissione Europea, che risulta quindi estranea alla nascita di Alphabet.

In questo modo un’eventuale indagine della Commissione Europea dovrà essere indirizzata contro una della tante sussidiarie di Alphabet e non contro Google, che potrà quindi dedicarsi in maniera più tranquilla al proprio core business, senza doversi difendere a suon di carte bollate.

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