Quando si testano dispositivi tecnologici, capita spesso di scoprire dettagli curiosi che non vengono mai menzionati nei comunicati stampa ufficiali o nelle specifiche tecniche. Ebbene, è proprio quello che è successo con gli auricolari wireless di Google: i Pixel Buds Pro 2 e i Pixel Buds 2a hanno infatti una compatibilità incrociata delle custodie di ricarica che nessuno probabilmente si aspettava.
In altri termini, gli auricolari Pixel Buds 2a si inseriscono perfettamente nella custodia dei Pixel Buds Pro 2 e si ricaricano senza alcun problema. Ma c’è di più: funziona anche il contrario. Ovvero, gli auricolari Pixel Buds Pro 2, pur essendo tecnicamente più avanzati, riescono a entrare nella custodia più compatta dei Pixel Buds 2a.
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Come è stata fatta la scoperta
La scoperta è stata fatta in modo casuale da parte di alcuni utenti, durante una fase di test approfondito dei dispositivi. Avendo a disposizione entrambi i modelli di auricolari, è infatti nata la curiosità di sperimentare uno scambio delle custodie, considerando che il design della serie A è basato proprio sulla forma, le dimensioni e lo stile dei Pro 2.
È proprio qui che è stato possibile verificare un risultato che ha superato le aspettative: non solo gli auricolari si sono ricaricati perfettamente, ma persino lo smartphone Pixel 10 ha riconosciuto la custodia scambiata come quella originale.
Si tratta di una sorpresa inattesa. Chi ricorda i Pixel Buds del 2020 e la precedente versione della serie A saprà che quei modelli non avevano custodie compatibili tra loro, a causa di piccole modifiche nel design del telaio. La nuova compatibilità sembra invece suggerire che Google ha standardizzato alcuni aspetti costruttivi della sua linea di auricolari wireless.
Quali sono i vantaggi pratici della compatibilità
La scoperta apre anche scenari piuttosto interessanti per chi possiede o intende acquistare gli auricolari Google. Dal punto di vista pratico, infatti, se si danneggia o si perde la custodia di uno dei due modelli, esiste ora la possibilità di sostituirla con quella dell’altro modello, continuando a utilizzare normalmente i propri auricolari Bluetooth. Evidentemente, è una soluzione più economica, visto e considerato che l’utente potrà optare per la custodia meno costosa dei Pixel Buds 2a, in alternativa a quella più costosa ma con maggiori funzionalità dei Pro 2.
Le motivazioni per preferire una custodia all’altra possono variare in base alle esigenze personali. Alcuni utenti potrebbero essere attratti dalla custodia più piccola dei 2a per questioni di portabilità e comodità, perfetta per chi vuole ridurre l’ingombro in tasca o nella borsa. Altri potrebbero invece preferire la custodia più grande dei Pixel Buds Pro 2, che offre una batteria con maggiore autonomia, garantendo ricariche aggiuntive degli auricolari quando si è fuori casa per periodi prolungati.
C’è qualche limite da considerare
Naturalmente, questa intercambiabilità non è priva di compromessi. Chi utilizza i Pixel Buds Pro 2 con la custodia dei Pixel Buds 2a potrebbe infatti perdere l’accesso ad alcune funzionalità specifiche del modello premium. Un esempio è lo speaker integrato nella custodia dei Pro 2, una caratteristica utile per localizzare la custodia smarrita attraverso l’emissione di un suono. Se si abbinano i Pixel Buds 2a alla custodia dei Pro 2, è possibile che alcune funzioni avanzate non siano pienamente sfruttabili.
È anche importante sottolineare che le pagine di supporto ufficiali di Google non menzionano né suggeriscono questa possibilità di utilizzo incrociato. L’azienda non ha promosso attivamente questa compatibilità come caratteristica del prodotto, lasciandola emergere solo attraverso l’esperienza diretta degli utenti e dei recensori.
Un’opportunità mancata per Google?
Considerando l’impegno sempre più marcato di Google verso la sostenibilità ambientale, la compatibilità incrociata delle custodie per la serie Pixel Buds potrebbe costituire un punto di forza commerciale. Promuovere attivamente questa caratteristica potrebbe infatti essere pienamente funzionale alle promesse dell’azienda in termini di riduzione degli sprechi e prolungamento del ciclo di vita dei dispositivi elettronici.
La possibilità di riutilizzare componenti tra diverse generazioni e modelli di prodotti riduce inoltre la necessità di produrre e acquistare accessori duplicati, diminuendo l’impatto ambientale complessivo. In un mercato sempre più attento alle tematiche ecologiche, questa potrebbe essere una carta vincente da giocare nelle strategie di marketing future.