Nella serata di ieri, in occasione dell’evento #MadeByGoogle ’25, Google ha annunciato tanti nuovi dispositivi ma gli assoluti protagonisti sono stati i Google Pixel 10, smartphone che non stravolgono i predecessori sul fronte dell’estetica ma lo fanno sotto al cofano, grazie soprattutto al nuovo SoC Tensor G5.

La natura del nuovo chip, progettato da Big G e realizzato da TSMC, apre le porte a tante nuove esperienze legate all’intelligenza artificiale on-device come il nuovo assistente Magic Cue, il centro personalizzato Daily Hub, la modifica conversazionale delle immagini su Google Foto ma anche tante altre novità che arricchiscono l’esperienza utente fornita da app già esistenti. Facciamo ordine.

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Con i Google Pixel 10 debutta l’app “Diario”

Ne avevamo già parlato nella giornata di ieri, in seguito alla sua pubblicazione sul Google Play Store, ma adesso è “ufficiale” in tutto e per tutto. Con Google Pixel 10, Pixel 10 Pro, Pixel 10 Pro XL e Pixel 10 Pro Fold debutta la nuova app Diario (ovvero Journal in lingua originale).

Si tratta di un’app che fa esattamente ciò che promette, aprendosi con una schermata di composizione che consente all’utente di iniziare immediatamente a scrivere una pagina del proprio “diario”, al quale potranno essere aggiunti altri elementi oltre al testo, come immagini, una mappa e persino le attività legate alla salute (da Connessione Salute).

L’app è (almeno momentaneamente) esclusiva dei Pixel 10 e del mercato statunitense: essa offre suggerimenti basati su Gemini Nano per dare spunto agli utenti su cosa scrivere a partire da argomenti passati, ricordi (foto o luoghi) e obiettivi legati alla consapevolezza o a riflessioni.

Dal punto di vista funzionale, l’app è suddivisa in due schede: Voci (Entries in inglese) che mostra tutte le “pagine” del diario, incluse le bozze, in ordine cronologico a partire dalla pagina più recente e Approfondimenti (Insights in inglese) che mette insieme i dati legati al diario, tenendo conto dell’andamento settimanale e mensile.

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Le novità dei Google Pixel 10 sulle app già esistenti

Al netto della nuova app Diario, con i Google Pixel 10 vengono aggiunte novità sostanziali ad alcune app già esistenti del colosso di Mountain View. Non si tratta di qualcosa di assurdo, considerando che Big G ci ha ormai abituati a determinate funzionalità che risultano compatibili solo con i modelli più recenti.

Google Telefono ha una marcia in più grazie all’IA

Non è la prima volta che, a nuovi Pixel, corrispondono nuove funzioni per l’app Google Telefono: lo scorso anno è arrivata la funzione Call Notes, quest’anno invece abbiamo la funzione Voice Translate. Anche in questo caso, si tratta di qualcosa che arricchisce la suite “Assitenza Chiamate”.

Sostanzialmente, è una funzionalità pensata per abbattere le barriere linguistiche: quando è abilitata, fa sentire al nostro interlocutore una voce simile alla nostra ma nella sua lingua madre; al contempo, noi sentiremo una voce simile a quella dell’interlocutora ma nella nostra lingua madre.

Nelle fasi iniziali, essa funziona da/verso l’inglese ed è compatibile con le seguenti lingue: francese, giapponese, hindi, indonesiano, italiano, portoghese, russo, spagnolo, svedese e tedesco. Voice Translate funziona “on-device” grazie alle potenzialità del Tensor G5 dei Google Pixel 10: nessun audio viene memorizzato o registrato.

Google Pixel 10 - Google Telefono - Voice Translate

C’è un’altra novità chiamata Take a Message, una funzione che può rispondere alle chiamate perse o ignorate per scoprire cosa desiderasse l’interlocutore: ciò avviene in background e l’utente se ne accorgerà per la presenza di una trascrizione in tempo reale (in modo da potere rispondere nel caso in cui la chiamata fosse urgente).

La terza e ultima novità è collegata a Magic Cue che, quando riceviamo una chiamata dalle compagnie aree per informazioni su voli e altre prenotazioni, si manifesta nell’interfaccia utente come scheda che mostra i dettagli più rilevanti.

Google Pixel 10 - Google Telefono - Magic Cue

Material 3 Expressive e due novità per Registratore Pixel

Il Registratore Pixel riceve tre novità sostanziali con i Google Pixel 10. Partiamo con il redesign in salsa Material 3 Expressive che coinvolge tutta l’app: si tratta di qualcosa che è già in rollout anche sugli altri dispositivi supportati della gamma Pixel (con la versione 4.2.20250529.793975458 dell’app); l’onda dell’audio risulta più spessa, le barre di avanzamento sono ondulate, l’interfaccia di registrazione è stata semplificata e sono presenti pulsanti più grandi.

Google Registratore Pixel v4.2.20250529 - UI con M3E

La seconda novità è rappresentata dall’integrazione con NotebookLM: gli utenti potranno caricare le trascrizioni delle registrazioni direttamente sull’app pensata per studio, ricerca e brainstorming, così da averle a disposizione come fonte. Può tornare molto utile, ad esempio, quando dobbiamo riordinare le idee dopo una riunione o una lezione.

La terza novità è rappresentata da una funzione di creazione musicale potenziata dall’IA: basterà canticchiare una melodia e chiedere a Google di applicare una traccia (sempre generata dall’IA) di sottofondo dopo avere analizzato quanto registrato; gli stili di questa traccia “generativa” possono essere Chill BeatsCozyDance PartyRainy Day BluesRomantic Surprise me (via 9to5Google).

Pixel Screenshots si integra alla perfezione con NotebookLM

L’app Pixel Screenshots, lanciata lo scorso anno e da allora esclusiva dei Google Pixel 9, guadagna un boost con i Pixel del decennale: come per Registratore Pixel, anche in questo caso troviamo l’integrazione con NotebookLM.

Quando effettuiamo uno screenshot su uno dei Google Pixel 10, l’app sfrutterà l’intelligenza artificiale per verificare se questo screenshot sia adatto o meno a uno dei “quaderni di appunti” che abbiamo su NotebookLM, suggerendoci automaticamente di aggiungerlo.

Pixel Studio guadagna Imagen 4 e non solo

L’app Pixel Studio, che come quella di cui abbiamo appena parlato è stata finora esclusiva dei Pixel 9, è stata aggiornata con il modello Imagen 4 per la generazione delle immagini. Inoltre, gli strumenti di modifica sono accessibili durante il processo di modifica di uno screenshot con Markup. In aggiunta, c’è un nuovo strumento (basato su prompt testuale) che consente di cancellare oggetti/adesivi o inserirne di nuovi.

Gboard diventa più potente con tre novità

L’ultima protagonista di questa rassegna delle app Google “potenziate” sui Pixel 10 è Gboard, la tastiera predefinita dei dispositivi Pixel e di molti altri dispositivi del panorama Android.

Con i Google Pixel 10 migliora l’esperienza di digitazione sulla tastiera grazie a nuove potenzialità di IA. Gli strumenti di scrittura sono stati potenziati per aiutare gli utenti a riorganizzare intere porzioni di testo, controllarne gli errori o trasformarlo completamente.

La tastiera sarà, inoltre, in grado di riformulare o riscrivere completamente qualsiasi testo in stili diversi: ciò era già presente in altre app del colosso di Mountain View (ad esempio, con la funzione Magic Compose in Google Messaggi) ma, avendola integrata nella tastiera, diventa più versatile e presente praticamente ovunque nel sistema.

C’è poi spazio per un’altra funzione chiamata Smart Edit, una versione avanzata della dettatura che consente agli utenti di digitare con la voce e utilizzare comandi specifici, come “sostituisci” o “maiuscolo”, per far sì che Gboard distingua queste parole come azioni da compiere e non testo da trascrivere. La funzione è compatibile anche con le emoji (basta dettare quella che vogliamo aggiungere) e con gli strumenti di scrittura (basta dettare quello che vogliamo invocare).

Sui Google Pixel 10 queste funzioni dovrebbero essere potenziate da Gemini Nano (anche se non sappiamo ancora quale sia la versione implementata in essi). Non è chiaro nemmeno se questa (e tutte le altre funzioni) verranno mai portate su altri Pixel o su altri smartphone Android.