Nothing continua a coltivare la sua community e lo fa con un’iniziativa che si rivolge agli appassionati del suo nuovo linguaggio visivo basato sulla matrice di punti.

Dopo aver introdotto sul nuovo Nothing Phone (3) il Glyph Matrix, la griglia composta da circa 500 micro‑LED sul retro che richiama l’estetica dei display a pixel degli anni ’80, il brand ha deciso di estendere questa filosofia creativa anche agli sfondi e alle immagini profilo.

Il risultato si chiama Matrices, un nuovo strumento ideata dalla community che consente a chiunque di creare sfondi e contenuti grafici con lo stesso stile “puntinato” del retro del dispositivo.

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Un’estensione naturale dello stile Nothing

Il Nothing Phone (3) ha segnato una svolta nella linea di design dell’azienda: invece delle luci LED a piena superficie viste sui primi modelli, adesso sfoggia il cosiddetto Glyph Matrix circolare fatto di puntini luminosi nella parte superiore destra del retro.

Matrices nasce proprio da questa ispirazione. All’inizio era solo un semplice tool web chiamato “Community Glyph Mirror”, creato in vista del lancio del Phone (3) per permettere agli utenti di generare immagini profilo coerenti con il nuovo look, un’iniziativa a cui lo stesso Carl Pei aveva partecipato creando la sua attuale immagine del profilo su X con questo strumento.

Ora però si è trasformato in una vera e propria app, più raffinata e completa, che consente di creare wallpaper personalizzati, immagini profilo e contenuti grafici nello stesso stile puntinato che ha inaugurato il nuovo linguaggio visivo di Phone (3).

Come funziona Matrices

Matrices è stato progettato con un’interfaccia intuitiva e semplice da usare per tutti e offre una serie di funzioni che lo rendono più di un semplice generatore di pixel art. Gli utenti possono:

  • Creare immagini profilo personalizzate: scegliendo la risoluzione, regolando lo spazio tra i pixel, decidendo se usare forme quadrate o circolari, e visualizzando l’anteprima di come apparirà come foto profilo.
  • Costruire wallpaper: non solo per smartphone ma anche per desktop, con opzioni di regolazione dei colori e delle proporzioni.
  • Ottenere risultati più puliti con l’anti-aliasing: il sistema smussa leggermente i bordi per dare un aspetto più curato alle immagini, pur mantenendo lo stile a matrice.

Il tutto è arricchito da strumenti di editing di base, come annulla e riprova, e una interfaccia che segue l’identità grafica delle varie app di Nothing, come se fosse stata davvero progettata dal team dell’azienda londinese.

Il tool dunque permette a chiunque di generare contenuti coerenti con l’estetica della Glyph Matrix, aprendo la strada a nuove possibilità creative.

Il team di sviluppo, inoltre, ha già tracciato una roadmap per il futuro: prossimamente arriveranno nuove opzioni creative che andranno oltre i semplici sfondi e le immagini profilo, come strumenti più avanzati per personalizzare ancora di più i design puntinati.

Uno degli aspetti più interessanti è il forte legame tra Matrices e la Community di Nothing.

L’azienda, fin dal debutto, ha costruito un rapporto diretto con i propri utenti, e questo progetto ne è l’ennesima dimostrazione. Matrices è infatti nato come iniziativa della community e ora, con il supporto ufficiale, diventa uno strumento a disposizione di tutti.

Un tema molto caro a Carl Pei e che ricorda l’approccio della OnePlus degli albori in cui l’identità del brand era molto forte e i fan estremamente fedeli.

Dunque, con Matrices, Nothing fa un passo oltre la semplice personalizzazione del telefono e crea un ecosistema creativo che unisce hardware, software e community.