Huawei si prepara a tornare sotto i riflettori con la sua prossima linea top di gamma. La serie Mate 80, attesa per la seconda metà del 2025, sarà il naturale successore del Mate 70 e porterà con sé una serie di innovazioni di alto livello sia in campo hardware che software.

Secondo le indiscrezioni più recenti, oltre a un chip Kirin proprietario potenziato e alle classiche migliorie in termini di display e fotocamere, il Mate 80 introdurrà due tecnologie chiave: eSIM avanzate e comunicazione satellitare a bassa orbita. L’obiettivo dell’azienda è quello di combinare le due in un’unica architettura di comunicazione.

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Con la serie Mate 80 debutterà una connettività satellitare di nuova generazione

Negli ultimi anni, Huawei è stata tra le prime aziende a sperimentare funzioni di comunicazione satellitare sugli smartphone, permettendo in alcuni modelli precedenti l’invio di messaggi in assenza di copertura cellulare.

Con la serie Mate 80, l’azienda sembra pronta ad alzare ulteriormente l’asticella in questo campo introducendo il supporto per la comunicazione satellitare a bassa orbita.

Questa tecnologia ha alcuni vantaggi fondamentali rispetto alla comunicazione satellitare “tradizionale” (basata su satelliti a orbita alta): tra questi segnaliamo sicuramente una minore latenza, maggiore larghezza di banda che si traduce in velocità di trasferimento dati più elevate, e copertura più stabile.

Una rete di satelliti a bassa orbita può creare una rete connessione continua tra dispositivi, garantendo segnale anche dove le reti terrestri non arrivano.

Un dettaglio importante riguarda i costi: a differenza delle soluzioni satellitari a orbita alta, quelle a bassa orbita sono più economiche da implementare, permettendo così di essere utilizzate in scenari più ampi facendole arrivare a più consumatori.

In arrivo anche l’eSIM

Accanto alle funzioni satellitari, il Mate 80 integrerà la tecnologia eSIM potenziando così il comparto legato alla connettività.

L’eSIM, ormai la conosciamo, è una SIM digitale incorporata direttamente nel dispositivo, che sostituisce la classica schedina fisica. I vantaggi sono molteplici e spaziano da una maggiore flessibilità, al multi-profilo a una maggiore sicurezza in quanto non essendo rimovibile, l’eSIM è meno esposta a furti, clonazioni o danni accidentali.

Infine, lato produttore, questo porta anche un risparmio di spazio: eliminare lo slot SIM lascia più margine per batteria o altri componenti interni.

Huawei Mate 80 integrerà in un’unica architettura eSIM e comunicazione satellitare

La vera novità, tuttavia, sta nel combinare le due tecnologie. Stando a un leak dell’affidabile informatore Smart Pikachu, il Mate 80 sarà il primo smartphone Huawei a unire comunicazione satellitare a bassa orbita ed eSIM avanzata in un’unica architettura.

huawei mate 80 leak

In pratica, grazie a questa soluzione sarà possibile passare senza interruzioni tra rete cellulare tradizionale, connessione satellitare e diversi profili eSIM.

All’atto pratico questo significa:

  • Chiamate senza interruzioni, anche in zone prive di copertura;
  • Navigazione stabile, grazie a una rete che colma i vuoti lasciati dagli operatori terrestri;
  • Gestione dinamica degli operatori: si potrà scegliere il piano più conveniente o abilitare il satellite solo quando necessario, riducendo i costi.

Per gli utenti finali, l’impatto sarà concreto. Immaginate di viaggiare in montagna e di trovarvi in un’area rurale senza segnale o di dover comunicare durante un’emergenza: con il Mate 80, la chiamata o il messaggio arriveranno comunque, agganciandosi alla rete satellitare automaticamente.

Il lancio della serie Huawei Mate 80 è previsto per la seconda metà del 2025. Non c’è ancora una data ufficiale, ma i rumor indicano un’uscita tra settembre e ottobre, con un evento globale che potrebbe tenersi in Cina e una distribuzione graduale negli altri mercati.