Già alla fine dello scorso anno, sono stati scoperti alcuni indizi che suggeriscono la volontà di Google di arricchire l’ecosistema Android con una funzione chiamata Handoff, palesemente ispirata (anche per via del nome) alla omonima funzionalità presente da anni sugli iPhone e i dispositivi targati Apple.

Dopo alcuni mesi di silenzio, il mese scorso sono state scovate nuove evidenze legate a questa funzionalità e nelle ultime ore ci sono stati ulteriori passi in avanti, dato che l’ultima versione in beta dell’app che governa i servizi Google nasconde nuove potenzialità in sviluppo. Scopriamo tutti i dettagli.

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Emergono nuovi sviluppi per la funzione Handoff di Android

Dalle parti di Mountain View stanno cercando il modo di replicare su Android uno dei punti di forza dell’ecosistema Apple, ovvero l’interconnettività e le funzioni di “continuità” tra i dispositivi di uno stesso account: ciò, dalle parti di Cupertino, è stato interpretato con la funzione Continuity e la sotto-funzione Handoff.

Google sta lavorando a una funzione Handoff che consenta di fare le stesse cose, più o meno, anche agli utenti Android: attualmente, tramite i Servizi cross-device, gli utenti possono già condividere la connessione tramite l’hotspot istantaneo o trasferire le videochiamata tra i dispositivi connessi allo stesso account.

In futuro la suite di funzionalità “cross-dispositivo” verrà estesa con l’aggiunta proprio di Handoff. Analizzando la versione 25.29.31 beta dell’app Google Play Services, il noto insider AssembleDebug ha trovato il modo di abilitare una nuova potenzialità aggiunta a questa funzionalità che, fino a qualche settimana fa, sembrava potesse permettere esclusivamente la sincronizzazione delle notifiche tra i vari dispositivi (via Android Authority).

Ora è “spuntata” anche una nuova potenzialità per la condivisione dei file e dei contenuti multimediali tra i dispositivi connessi allo stesso account: allo stato attuale non è attiva/operativa ma viene descritta come la possibilità di accedere ai file e ai contenuti multimediali su tutti i “tuoi” dispositivi.

Sembra possa esserci spazio anche per altre potenzialità

Sempre AssembleDebug ha scovato anche un’altra potenzialità di Handoff che consentirà agli utenti di eseguire app su più dispositivi: nei dispositivi connessi (quindi parte dello stesso “gruppo” per i servizi cross-device) verrà aggiunto un menù a discesa nella parte superiore del cassetto delle app.

Toccandolo, attualmente viene visualizzato solo il Local Device (dispositivo locale, quello in uso) ma è molto probabile che, quando tutto funzionerà a dovere, possano trovare luogo qua gli altri dispositivi connessi. Potenzialmente, quindi, selezionando un altro dispositivo, potremo lanciare un’app da quel dispositivo connesso.

Nonostante quest’altra scoperta, manca ancora all’appello il meccanismo di “continuità” delle attività che consentirebbe effettivamente di iniziare un’attività su un dispositivo e continuarla su un altro, sempre connesso allo stesso account, in maniera naturale e “continuativa”.

<string name=”feature_multidevice_sync_summary”>Continue tasks and access apps, media, and notifications across your devices</string>

A ogni modo, le varie potenzialità di Handoff  non sembrano ancora pronte all’uso, tra interfacce incomplete e pezzi mancanti. Lo sviluppo potrebbe durare ancora un po’ ed è difficile dire quando Google possa essere pronta per l’effettiva distribuzione.

Come aggiornare l’app dei Google Play Services

Per verificare che sul vostro smartphone Android (dotato dei servizi Google) sia installata l’ultima versione disponibile dell’app Google Play Services, vi basterà raggiungere la pagina dedicata dell’app sul Google Play Store tramite il badge sottostante e, eventualmente, effettuare un tap su “Aggiorna”.

Per partecipare al programma beta dei servizi Google, aspetto che consigliamo soltanto agli utenti un po’ più esperti, sarà sufficiente visitare la pagina per accedere al programma, selezionare “Become a tester” e attendere qualche minuto che la versione beta del servizio di sistema venga automaticamente installata sul dispositivo.