Diversi utenti su Reddit possessori di Google Pixel 4a hanno segnalato che il loro smartphone si è aggiornato forzatamente nelle scorse ore, anche su quelle unità che avevano evitato di procedere con l’aggiornamento correttivo per la gestione della batteria. Non si tratta di una scelta casuale o di un errore, ma di una decisione voluta e consapevole da parte della stessa Google, che mette la sicurezza al primo posto.

Facciamo però un po’ di chiarezza: lo scorso gennaio Google aveva rilasciato un aggiornamento software per Google Pixel 4a che mirava a prevenire potenziali surriscaldamenti e danni alla batteria. Nonostante l’azienda avesse rilasciato poche dichiarazioni in merito lasciando gli utenti confusi, l’aggiornamento finiva per ridurre drasticamente l’autonomia del dispositivo e rallentare la velocità di ricarica, proprio per ragioni di sicurezza.

Secondo Google diverse unità di Pixel 4a potevano infatti andare incontro a seri problemi per la batteria, che in alcuni casi poteva finire per gonfiarsi o, nella peggiore delle ipotesi, per esplodere, causando un serio rischio per la salute dei possessori. La scelta di rilasciare un aggiornamento correttivo per lo smartphone è stata poi accompagnata da diverse indagini formali da parte di alcune autorità, tra cui quella australiana, che sono arrivate a inserire il dispositivo in un elenco di prodotti potenzialmente a rischio, tanto da suggerire un richiamo.

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Non vuoi installare l’aggiornamento? Ci pensa Google

Da quel momento, diversi possessori di Google Pixel 4a hanno tentato di aggirare l’installazione del software correttivo bloccando gli aggiornamenti automatici, oppure restando fermi ad una versione precedente di Android. A quanto pare questa strategia non è più sufficiente, poiché Google ha deciso di intervenire direttamente distribuendo in maniera forzata l’aggiornamento “difensivo”, rendendone l’installazione obbligatoria anche sui dispositivi rimasti indietro.

Diversi post su Reddit confermano che l’aggiornamento è stato installato in maniera automatica sui dispositivi incriminati, senza alcuna scelta da parte dell’utente. Il punto è che il prezzo da pagare per questo aggiornamento correttivo è un calo tangibile nell’esperienza d’uso quotidiana: si parla infatti di una riduzione dell’autonomia della batteria di oltre il 40%, costringendo i possessori di Google Pixel 4a a ricaricare il proprio smartphone dopo poche ore di utilizzo.

Le reazioni online non si sono fatte attendere: diversi utenti hanno espresso frustrazione per la decisione di Google, accusando l’azienda di aver privato i consumatori della libertà di scegliere come gestire i propri dispositivi, anche a fronte di un rischio reale. Altri segnalano che il programma di assistenza messo in piedi dal colosso di Mountain View, che prevede la sostituzione gratuita della batteria in alcuni Paesi (ma non l’Italia) o una compensazione economica per il “fastidio”, risulta poco trasparente o comunque scomodo per gran parte dell’utenza.

Chi possiede ancora oggi un Google Pixel 4a si trova dunque costretto tra dover accettare un aggiornamento che penalizza l’autonomia o l’acquisto di un nuovo smartphone. Google, dal canto suo, continua a ribadire che la sicurezza viene prima di tutto e ha preferito la linea dura, anche se questa decisione non è stata esente da critiche da parte del suo pubblico.