Gemini, l’assistente di Google basato sull’intelligenza artificiale, continua a vivere un periodo d’oro per quanto riguarda le novità, anche piuttosto importanti: solo negli ultimi giorni, oltre alla nuova icona, il team di sviluppo ha distribuito “Usa Live” per immagini, file e video di YouTube e le novità di Project Astra.
Oggi, invece, torniamo a occuparci di cose ancora in via di sviluppo: sembra, infatti, che l’app dell’assistente possa presto ricevere alcune ottimizzazioni all’interfaccia utente, un’altra funzionalità e nuove potenzialità legate a caricamento e analisi dei file. Google ha poi risolto un bug che aveva fatto “sparire” il modello 2.0 Flash Thinking (experimental) tra quelli disponibili. Facciamo ordine, analizzando tutte le questioni una per una.
Indice:
Segui Google Italia su Telegram, ricevi news e offerte per primo
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Gemini: piccole ottimizzazioni alla UI e altre novità in arrivo
Come anticipato in apertuera, Gemini attende alcune novità che spaziano dalle ottimizzazioni all’interfaccia grafica fino alle vere e proprie funzionalità/potenzialità.
Partiamo con le prime, scovate dal solito AssembleDebug (via Android Authority) durante l’analisi della versione 16.13.38 beta di App Google (vera “casa” delle funzionalità dell’assistente sui dispositivi Android).
Google ha recentemente aggiornato l’interfaccia del menù “+” disponendo le voci, precedentemente proposte come elenco, su un carosello orizzontale con tasti a forma di pillola e, sopra al campo di immissione testuale, ha inserito alcuni prompt d’esempio per avviare rapidamente una conversazione con Gemini.
In futuro ciò potrebbe cambiare: come potete vedere dalla seguente galleria d’immagini, sopra il campo di immissione testuale rimarranno i suggerimenti ma non saranno più dei veri e propri prompt, bensì delle vere e proprie opzioni che sfruttano l’IA generativa per creare contenuti (testi, immagini, video, ricerche, codice). Le opzioni “Create image” e “Create video” non sono ancora funzionanti; le altre opzioni sfruttano Deep Research e Canvas.








In sviluppo la nuova opzione “Power up”
Tornando al menù “+”, proprio le opzioni Deep Research e Canvas sono destinate a sparire (con i nuovi “suggrimenti” sarebbero ridondanti), riducendo l’altezza del menù stesso, e il carosello dovrebbe essere arricchito con un quinto pulsante chiamato “Power up”.


Power up è una nuova opzione che consente agli utenti di migliorare il prompt di testo inserito con un semplice tap: in questo modo, sarà lo stesso assistente a compilare il tutto in modo che la risposta fornita possa essere più dettagliata possibile.
Sebbene questa (e le altre) novità non sia ancora disponibile nemmeno per i beta tester, AssembleDebug è riuscito ad abilitarla e a farla funzionare. Il seguente video mostra Power up di Gemini in azione.
Gemini potrà analizzare video in più formati e non solo
Sempre analizzando la versione 16.13.38 beta di App Google, AssembleDebug ha individuato alcune stringhe di codice che suggeriscono che Gemini sarà in grado di analizare video in vari formati (via Android Authority):
<string name=”assistant_chat_3gp_attachment_file_type”>3GP</string>
<string name=”assistant_chat_avi_attachment_file_type”>AVI</string>
<string name=”assistant_chat_flv_attachment_file_type”>FLV</string>
<string name=”assistant_chat_mov_attachment_file_type”>MOV</string>
<string name=”assistant_chat_mp4_attachment_file_type”>MP4</string>
<string name=”assistant_chat_mpeg_attachment_file_type”>MPEG</string>
<string name=”assistant_chat_mpg_attachment_file_type”>MPG</string>
<string name=”assistant_chat_webm_attachment_file_type”>WEBM</string>
In soldoni, gli utenti potranno caricare video nei formati 3GP, AVI, FLV, MOV, MP4, MPEG, MPG e WEBM e l’assistente sarà in grado di analizzarli. Addirittura, l’insider ha trovato altre stringhe di codice che fanno riferimento all’implementazione del supporto per il caricamento di più video contemporaneamente e, di rimando, per l’analisi simultanea da parte dell’assistente:
<string name=”assistant_robin_attachment_video_total_duration_limit_exceeded_error_hours_icu”>{duration, plural, =1 {Your combined video uploads must be one hour or less} other {Your combined video uploads must be # hours or less} }</string>
<string name=”assistant_robin_attachment_video_total_duration_limit_exceeded_error_minutes_icu”>{duration, plural, =1 {Your combined video uploads must be one minute or less} other {Your combined video uploads must be # minutes or less} }</string>
Sembra che il team di sviluppo stia lavorando per introdurre dei limiti sulla durata complessiva dei video caricati dall’utente, probabilmente per differenziare gli account standard dagli account premium.
L’ultima novità in arrivo sul fronte del supporto a nuove tipologie di file per l’analisi riguarda il supporto ai repositori GitHub. Un’altra stringa di codice, infatti, fa riferimento proprio a questa tipologia di file da mettere come allegato. Ciò dovrebbe aiutare gli utenti nell’analizzare i file contenenti codice.
<string name=”assistant_chat_github_attachment_file_type”>GitHub</string>
Google risolve un bug e ripristina il modello “2.0 Flash Thinking (experimental)
Nel corso del weekend tutti gli utenti Android e iOS che sfruttano l’assistente IA targato Google hanno perso l’accesso al modello 2.0 Flash Thinking (experimental) ma, a quanto pare, il tutto era dovuto a un semplice bug.
Nella giornata di ieri, infatti, il colosso di Mountain View ha rilasciato un fix lato server, ripristinando la possibilità di sfruttare questo modello: nel selettore dei modelli disponibili, qualora lo visitiate per la prima volta dopo il ripristino, dovreste vedere l’etichetta “novità” accanto al nome del modello (che non è cambiato rispetto al passato).
A oggi, 8 aprile 2025, 2.0 Flash resta l’unico modello “stabile” tra quelli disponibili nell’app di Gemini. Gli altri modelli disponibili sono:
- 2.0 Flash Thinking (experimental)
- Deep Research
- 2.5 Pro (experimental) – senza limitazioni solo per gli abbonati Advanced
- Personalization (experimental) – non disponibile in Italia
Come scaricare o aggiornare l’app dell’assistente IA di Google
Gemini è disponibile ufficialmente in Italia sia come Web App (al sito https://gemini.google.com/app) che come “app” per dispositivi Android (è sempre parte di app Google, alla pari di Google Assistant), con la pagina dell’app sul Google Play Store che è raggiungibile tramite il badge sottostante.
Al netto del collegamento alla funzionalità è bene verificare che sul vostro dispositivo sia installata la più recente versione di App Google che, come detto, è il vero “contenitore” dell’assistente basato sull’intelligenza artificiale del colosso di Mountain View: per farlo, basterà effettuare un tap sul badge sottostante e, ancora, su “Aggiorna” nel caso in cui venisse segnalata la presenza di un aggiornamento.