Stando alle ultime indiscrezioni, Apple stava lavorando per rendere l’Apple Watch e varie funzionalità sanitarie compatibili con Android prima che il progetto venisse annullato.

In particolare, Bloomberg riporta che gli ingegneri del colosso di Cupertino sono stati anche seriamente impegnati nello sforzo di rendere lo smartwatch e l’applicazione Salute compatibili con i miliardi di dispositivi Android in circolazione, ciò con l’obiettivo di riuscire a conquistare popolarità nei mercati in cui iPhone ha difficoltà a emergere.

Il Project Fennel, questo il nome scelto da Apple, pare fosse quasi completato quando è stato deciso di chiuderlo. Purtroppo non vi sono dettagli su quando ciò è avvenuto e, pertanto, è difficile anche fare delle ipotesi sulle conseguenze che una tale iniziativa avrebbe avuto sugli smartwatch basati su Wear OS.

Pare che alla base della decisione di interrompere il Project Fennel vi sia stato il timore che rendere Apple Watch compatibile con gli smartphone Android avrebbe rischiato di ridurre il valore di iPhone, andando contro uno dei principali obiettivi del colosso di Cupertino, ossia spingere gli utenti dell’OS di Google a passare al melafonino.

Android è un sistema di tracciamento

E sempre a proposito dei rapporti tra Apple e Android, nelle scorse ore è emerso che il colosso di Cupertino vede (o, quantomeno, vedeva) in questo sistema operativo “un enorme dispositivo di tracciamento“.

Ciò è quanto emerge da un documento interno del 2013, il cui contenuto è stato svelato in occasione del processo antitrust in corso negli Stati Uniti nei confronti di Google.

Il documento descrive in dettaglio l’approccio di Apple alla privacy per differenziarsi da concorrenti come Google e Microsoft e in effetti successivamente il colosso di Cupertino ha reso la privacy una parte ancora più importante della sua campagna di marketing negli spot pubblicitari di iPhone.

In sostanza, il rapporto tra Apple e Android è sempre stato “complicato” e difficilmente migliorerà negli anni a venire.